berlusconi altra italia
Silvio Berlusconi ieri, 26 luglio 2018, ha parlato ai gruppi di Forza Italia riuniti alla Camera per presentare il nuovo progetto di rilancio l’Altra Italia, come alternativa al governo attuale.
L’appuntamento era stato già annunciato con un tweet in cui si leggeva “Ci aspetta un nuovo inizio”.
Nonostante sia prossimo agli 82 anni, Berlusconi non ha nessuna intenzione di ritirarsi dalla scena politica, al contrario prospetta “Tanto questo governo andrà a sbattere nel giro di pochi mesi”. E aggiunge: “Per il 70 per cento cadrà per dinamiche parlamentari”.
Ieri ha delineato il suo nuovo progetto politico annunciando: “Io sarò in campo, questo è un nuovo inizio”.
L’‘Altra Italia’ è “una forza liberale” composta da manager, esponenti proveniente “dalla trincea del lavoro”.
“Io credo che la bolla di consenso che oggi accompagna i partiti di Governo si sgonfierà velocemente, e la politica ricomincerà a correre, a contare e a farsi valere. Io spero che la Lega se ne renda conto in tempo, ricostituendo anche a livello nazionale quell’alleanza di centrodestra che è la maggioranza naturale degli italiani. Quello sarà il nostro momento. Il momento di ridare una casa politica, un progetto serio, una speranza a quella che mi piace chiamare la “nostra Italia”, “l’altra Italia”.
Berlusconi e Salvini
L’ex premier Silvio Berlusconi chiede al ministro dell’Interno Matteo Salvini di bloccare il dl dignità.
Ieri alla Camera si sono incrociati e, secondo quanto riportato da Agi, ci sarebbe stato stato uno scambio di battute tra i due durante l’incontro: “I tuoi stanno tranquilli in Veneto?”, la domanda del Cavaliere. “Stanno piu’ tranquilli del tranquillo”, la risposta del leader della Lega.
Berlsuconi sul M5s
Parlando del Movimento 5 stelle Berlusconi afferma: “Sono dei sessantottini in ritardo: con la stessa arroganza, la stessa incultura, la stessa violenza verbale. Si sono dimostrati peggiori della politica che dicevano di voler cambiare, sospinti dall’invidia e dall’odio sociale”.
L’Altra Italia
Silvio Berlusconi è consapevole del fatto che molti dei parlamentari a cui ieri si è rivolto alla Camera puntano a costruire un partito unico Lega – Forza Italia.
“Le ultime elezioni sono state il primo passo del profondo rinnovamento di Forza Italia. Il 70 per cento dei nostri Parlamentari oggi sono deputati e senatori di prima nomina che hanno portato nei gruppi parlamentari un entusiasmo e un impegno davvero rilevante e che apprezzo moltissimo”, dice Berlusconi.
Il Cavaliere afferma “per far riprendere agli italiani un po’ di fiducia nella politica dobbiamo ribadire il valore della coerenza. Non si può contraddire quello che si è detto fino al giorno prima pur di andare al governo e aspettarsi che gli elettori si fidino ancora dei politici”.
“Essere coerenti vale per tutti, a maggior ragione per chi ha chiesto voti in nome del cambiamento, della lotta alla vecchia politica, ai suoi metodi e riti. Anche in questo i grillini si sono dimostrati peggiori della politica che dicevano di voler cambiare”.
“Ritengo che questo incontro sia il punto di partenza per il nostro futuro: dobbiamo realizzarlo con una forma di democrazia di base. Forza Italia rappresenta la parte migliore degli italiani: la sinistra è legata ai vecchi disegni del secolo scorso e i populisti sospinti dall’invidia e dall’odio sociale non sono in grado di governare”.
“Dobbiamo saperci organizzare, individuare azioni da svolgere e dare a ciascuno di noi un preciso compito e precisa responsabilità. La parola manager mi fa venire in mente ognuno di voi di Forza Italia: è come se ci fossero 300 manager, preparati negli studi e nel lavoro”.
“Sarà il nostro momento di ridare una casa politica, un progetto serio, una speranza alla nostra Italia, ‘l’altra Italia’, quella che oggi sembra ridimensionata, ma che non è affatto scomparsa, anzi è la parte migliore, più forte e propulsiva nel nostro Paese. Non è scomparsa l’Italia concreta e laboriosa, l’Italia dei ceti produttivi che lavora e vuole lavorare, che non crede a illusioni e facili promesse e che non attende dallo Stato soluzioni a tutti i problemi, ma chiede solo di poter lavorare, crescere e produrre”.
“Sarò in campo perché lo considero un dovere morale verso il mio Paese”, conclude Silvio Berlusconi.