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    Balnerai, accordo Governo-Ue: concessioni prorogate al settembre 2027, ma i gestori protestano

    Credit: AGF

    Le gare dovranno essere indette entro giugno 2027: il concessionario subentrante dovrà indennizzare l'uscente

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 5 Set. 2024 alle 12:38 Aggiornato il 5 Set. 2024 alle 13:13

    Il Governo Meoni ha raggiunto un accordo con la Commissione europea che consente di prorogare fino a tutto settembre 2027 le concessioni balneari (in scadenza alla fine di quest’anno). L’intesa prevede che le gare per la riassegnazione delle concessioni dovranno essere indette entro il giugno 2027: all’esito delle gare, il concessionario subentrante dovrà riconoscere un indennizzo all’uscente.

    Ma gli imprenditori del settore non sono soddisfatti. “Erano altre le aspettative generate dalle dichiarazioni, degli esponenti dell’attuale governo, sull’esclusione del settore dall’applicazione della Direttiva Bolkestein”, rilevano Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio, e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba-Confesercenti.

    Il Consiglio dei ministri ha già emanato – nella serata di ieri, mercoledì 4 settembre – il decreto che dà il via libera alla proroga e che, sottolineano dall’esecutivo, “consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso Eu Pilot”.

    “La collaborazione tra Roma e Bruxelles – si legge in un comunicato di Palazzo Chigi – ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un’annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione”.

    La Commissione europea parla di “scambi costruttivi” e di “soluzione globale, aperta e non discriminatoria che copre tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni”.

    L’accordo viene tuttavia bocciato, come detto, dai rappresentanti dei gestori degli stabilimenti balneari italiani. “Il provvedimento legislativo adottato dal Consiglio dei ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti non ci soddisfa perché prevede la messa a gara delle aziende”, osservano Capacchione e Rustignoli.

    Oltre alla proroga delle attuali concessioni fino al settembre 2027 – con obbligo di avviare le gare entro il giugno dello stesso anno – il decreto sulle concessioni balneari prevede che il concessionario uscente avrà “diritto al riconoscimento di un indennizzo a carico del concessionario subentrante”: una sorta di canone di avviamento dell’attività “pari a quanto necessario per garantire al concessionario uscente un’equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni”.

    In base all’intesa tra Roma e Bruxelles, infine, la durata delle nuove concessioni potrà andare da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni.

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