Azzolina, la replica della ministra sulla tesi copiata: “Nessun plagio, tante sciocchezze”
“Non fatevi prendere in giro, non é né una tesi di laurea, né un plagio“. Questa la risposta alle accuse la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, dopo che la Lega aveva chiesto le sue dimissioni perché avrebbe copiato buona parte della sua tesi di laurea specialistica da autorevoli trattati di psicologia e psichiatria senza citare le fonti.
“Ho sentito tantissime sciocchezze in queste ore, d’altra parte non mi stupisce che Salvini non sappia distinguere una tesi di laurea da una relazione di fine tirocinio Ssis (scuola di specializzazione all’insegnamento secondario). Non ha mai studiato in vita sua e sarebbe strano se le distinguesse”, ha detto il ministro in quota 5 Stelle rispondendo alle accuse del leader leghista.
“L’unica cosa che mi dispiace è parlare qui dal viaggio della memoria ad Auschwitz. D’altra parte l’anno scorso il ministro leghista Bussetti non si è presentato, e a maggior ragione era importante che io fossi qui oggi”, ha concluso.
A suscitare il caso politico del giorno era stato il linguista e critico letterario Massimiliano Arcangeli su Repubblica, in un pezzo in cui spiega come, tramite una ricerca su Google, è possibile confrontare il testo della tesi conseguita dalla neoministra all’Università di Pisa nel 2009 presso la Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario della Toscana, con testi pubblicati in precedenza, che non vengono menzionati da Azzolina nemmeno nella bibliografia.
Tra gli ampi stralci che la ex sottosegretaria avrebbe copiato senza usare le virgolette o citare le fonti, in un lavoro di 41 pagine, un passaggio della voce “ritardo mentale” contenuta nel Dizionario di psicologia di Umberto Galimberti e la traduzione italiana di un noto manuale dell’American Psychiatric Association, “saccheggiata senza essere nemmeno menzionata”, scrive Arcangeli sul quotidiano, stupendosi di come il relatore della ministra non si fosse accorto del plagio al momento della pubblicazione della tesi, considerata la notorietà delle opere che la Azzolina avrebbe copiato integralmente.
Sullo scoop di Repubblica è subito esplosa la bufera, soprattutto tra i banchi della Lega. Il Carroccio pretende le dimissioni della ministra, che ha prestato giuramento alla Repubblica solo due giorni fa nelle mani del presidente Mattarella insieme al suo collega di portafoglio, il neo ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi.
“Fare peggio del ministro Fioramonti sembrava impossibile. E invece Azzolina ci stupisce: non solo si schiera contro i precari ma ora scopriamo che copia pure le tesi di laurea. Un ministro così non ha diritto di dare (e fare) lezioni. Roba da matti. Si vergogni e vada a casa”, ha dichiarato il segretario della Lega Matteo Salvini sul caso di plagio.
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