Matteo Richetti a TPI
“Bisogna tornare a dare risposte che possono anche essere impopolari ma che sono giuste, perché questo Paese deve conoscere una stagione di investimenti, di miglioramento di servizi, di maggiore qualità. Vogliamo combattere i sovranismi non con una coalizione che tiene insieme riformisti e populisti, ma con la ricostruzione del campo dei liberali “. Lo ha detto il Senatore Matteo Richetti a TPI a margine dell’evento in cui ha presentato, insieme a Carlo Calenda, il loro nuovo movimento, Azione.
Le parole d’ordine del partito, nato in contrapposizione all’attuale alleanza dell’esecutivo Pd-M5S, sono buon governo, scuola, giovani, sanità, investimenti, “per la costruzione di un campo in cui liberali, cattolici e laici possano agire senza l’incoerenza di chi è stato votato per contrapporsi al reddito di cittadinanza, fatto salvo votarlo nella legge di bilancio”, dichiara Richetti.
“Nasciamo per combattere l’incoerenza di chi dice ai giovani di non scappare dall’Italia e poi mette 20 miliardi su ‘Quota Cento‘ per mandare in pensione due anni prima una parte esigua di italiani, e non mette un euro sui giovani, né sull’assunzione di giovani medici e insegnanti”, dice il Senatore, che non ha votato la fiducia al governo Conte ed ha annunciato l’uscita dal Pd a pochi giorni da quella di Renzi.
“Bisogna tornare a dare risposte che sono impopolari ma che sono giuste perché questo Paese deve conoscere una stagione di investimenti, di miglioramento servizi, di maggiore qualità”, continua.
“O si fa una coalizione che ha questo come obiettivo o ti trovi l’incoerenza di chi oggi su Ilva mette, toglie e rimette lo scudo, e nel mentre l’unica cosa che otteniamo è che se non s’interviene in tempi rapidi perdiamo la prima acciaieria d’Europa”, continua Richetti.
“Credo nella scommessa sui giovani, questo Paese non sta più dando risposte sul piano di lavoro e occupazione, serve il tempo pieno in moltissime regioni d’Italia dove i ragazzi sono senza opportunità, non solo per quanto riguarda la scuola, ma anche lo sport, l’arte e la cultura”.
Tra pochi giorni Azione presenterà la sua prima lista d’iscritti. Tra i politici che già hanno aderito, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, eletto in Sicilia con un partito indipendente di centro-sinistra per due legislature. Ma Richetti assicura che tra i membri di Azione ci saranno tanti volti sconosciuti, che “non interessano ai commentatori” ma possono dare linfa al movimento.
“Spero entrino tante persone, tantissimi sconosciuti, un sacco di gente che nell’immaginario dei commentatori non conta e non importa. Farà la differenza non il numero di parlamentari, ma la capacità di risvegliare la passione. Ci aspettiamo tante persone che ora non vanno a votare, perché si dicono che non ne vale più la pena. Se gli facciamo dire che ne vale la pena abbiamo già vinto la scommessa che stiamo lanciando”, conclude.