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    Autostrade, 4 mesi fa la ministra De Micheli aveva sollecitato Conte a decidere ma fu ignorata

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 14 Lug. 2020 alle 12:44

    Autostrade, De Micheli inviò lettera a Conte a marzo: venne ignorata

    Nel giorno del delicatissimo cdm sul dossier Autostrade, previsto per stasera alle 22, arriva una nuova grana per il premier Giuseppe Conte: stamattina, infatti, Repubblica ha reso nota una lettera, datata 13 marzo 2020, nella quale la ministra dei Trasporti Paola De Micheli sollecitava il presidente del Consiglio a prendere una decisione in tempo breve sulla revoca o meno della concessione di Aspi ad Atlantia. La missiva, però, fu totalmente ignorata da Palazzo Chigi visto che, come abbiamo visto, il dibattito sul tema è stato avviato solo da pochi giorni. Con tutte le difficoltà e i rischi per il Governo di una trattativa, quella con la famiglia Benetton, che stenta a trovare una quadra.

    Nella lettera, De Micheli illustrava tutta l’indagine portata avanti dal ministero dei Trasporti in seguito al crollo del ponte Morandi, il 14 agosto 2018. La ministra, inoltre, già in quel documento prospettava le due opzioni che oggi, dopo quattro mesi, verranno discusse nel cdm: o una revoca della concessione o una sua revisione, con tanto di cessione della quota di controllo di Aspi da parte di Atlantia. Vista l’urgenza del tema, dunque, De Micheli ha chiesto già a marzo la convocazione immediata di un vertice di maggioranza per arrivare a una decisione rapida e condivisa, nonostante il lockdown per il Coronavirus.

    La ministra ha scritto nella lettera anche che il suo ministero, dopo il dialogo tra il Gruppo di lavoro interistituzionale e il concessionario, “pur concludendo nel senso delle condizioni per procedere alla risoluzione della Convezione unica del 2007, per grave inadempimento della società concessionaria, aveva tuttavia evidenziato i possibili rischi di contenzioso derivanti dalla risoluzione unilaterale della Convenzione”. Proprio i rischi che oggi la possibile revoca potrebbe comportare.

    Tuttavia, sono passati quattro mesi tra il giorno dell’invio della missiva di De Micheli e il primo atto di Conte, che il 27 maggio (75 giorni dopo) ha convocato il primo vertice di maggioranza su Atlantia. La seconda riunione è avvenuta il 25 giugno. Poi, i fatti di questi giorni: l’offerta di accordo di Atlantia per evitare la revoca, fino all’intervista in cui il premier spinge per la revoca della concessione. Oggi, il cdm conclusivo di una vicenda che, forse, poteva essere affrontata per tempo.

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