Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    Assemblea costituente M5S, abolito il garante e stop al limite dei due mandati. Grillo: “Da francescani a gesuiti”

    Credit: AGF
    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 24 Nov. 2024 alle 17:05 Aggiornato il 24 Nov. 2024 alle 17:15

    Il Movimento 5 Stelle cambia volto. L’Assemblea degli iscritti al M5s ha votato per l’eliminazione del ruolo del garante. La platea di ‘Nova’, la kermesse del M5s, ha accolto con un applauso la comunicazione del risultato. L’Assemblea degli iscritti al M5s ha inoltre votato per modificare la regola dei due mandati. Sono passate con più del 50% dei voti tutte le opzioni di revisione della regola, tra cui l’elevazione del limite a tre mandati e la deroga alla candidatura di sindaco e di presidente di Regione.

    Per quanto riguarda le alleanze, l’assemblea ha deciso che devono essere condizionate a un accordo programmatico preciso. Inoltre, riguardo al quesito sul posizionamento politico del Movimento, la maggioranza ha votato per dichiararsi “progressisti indipendenti”. Via libera anche alla possibilità di modificare il simbolo del M5s su proposta del presidente o del garante.

    “Non mi sarei mai aspettato che il garante si mettesse di traverso ed entrasse a gamba tesa. Un garante che ci ha detto da subito e lo ha ripetuto con pec e video che ci sono alcune cose di cui potete discutere e altre no. Questo ha creato un cortocircuito”, ha detto il presidente del Movimento Giuseppe Conte. “Non è mai stato uno scontro del garante contro il sottoscritto”, ha aggiunto.

    “In tutti questi mesi in tanti mi hanno chiesto e detto ‘ma perché rischiare tutto con la costituente?’. La risposta è semplice, il M5s non si abbandona mai all’autoassoluzione e all’autocommiserazione”, ha spiegato Conte. L’ex premier ha spiegato di aver pensato a questa costituente “per tracciare una nuova rotta, per ascoltare la base, voi iscritti che non ci avete mai lasciato a dispetto delle scissioni e dei tradimenti di qualcuno che aveva contribuito al sogno. Noi rispondiamo con più partecipazione. Il fuoco è vivo, non si è spento, è sempre dentro di noi, il M5s non sarà mai una timida brezza, ma un vento forte”.

    Beppe Grillo, poco prima del risultato del voto, ha aggiornato il suo stato WhatsApp con una foto e la scritta: “Da francescani a gesuiti”, postando l’immagine del “sasso dove posava il capo il serafico padre San Francesco”, come recita la targa che sovrasta la reliquia conservata nella chiesa di San Francesco a Ripa, a Roma. Le parole di Grillo sembrerebbero prendere atto dell’avvenuta trasformazione del Movimento, che avrebbe perso la sua ispirazione ‘francescana’ (il Movimento è nato il 4 ottobre 2009, giorno della festa di San Francesco di Assisi).

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version