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    Il mistero Arcipelago delle Sardine: “Il gruppo Fb è sparito senza spiegazioni, con Santori c’erano problemi”

    Di Selvaggia Lucarelli
    Pubblicato il 16 Ott. 2020 alle 17:49

    “Il gruppo Facebook ‘Arcipelago delle sardine’ è stato misteriosamente chiuso dopo che abbiamo cambiato il nome in ‘L’Arcipelago’, vorremmo sapere come mai”. Susy Iovieno, amministratrice milanese della pagina da 200.000 follower, nata un anno fa per supportare le sardine, spiega cosa è successo negli ultimi giorni e le frizioni pregresse con il leader Mattia Santori. “La pagina l’ha aperta nel novembre 2019 il giornalista di Repubblica Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Mi ha telefonato e mi ha detto: ‘Ho aperto la pagina L’arcipelago delle sardine sull’onda dell’entusiasmo per questo nuovo movimento, vuoi fare l’admin?’. Quando me lo ha proposto la pagina aveva 200 iscritti, era da poco nato il gruppo dei bolognesi 6000 sardine”.
    È cresciuto subito a livello di numeri?
    “Dal lunedì al giovedì è arrivato a 200.000”.

    Come lo gestivi?
    “Ho dovuto introdurre altri admin anche perché poi c’era chi insultava magari la Meloni e per quanto non abbia le nostre idee, non andava bene, dovevamo controllare i contenuti”.
    Quindi stavate crescendo molto. E Santori?
    “Noi avevamo più iscritti del suo gruppo 6000 sardine. Quindi, vedendo che crescevamo così tanto, anche per evitare sovrapposizioni, lo abbiamo contattato. Gli abbiamo detto che non eravamo antagonisti, ma che volevamo operare insieme”.

    E lui?
    “Poi lui fa questa grande convention a Roma e seleziona i partecipanti in base al livello di collaborazione agli eventi locali nelle singole città, e già lì nascono liti. ‘Vai tu, vado io’, cose così. Ci dice che, come Arcipelago, possiamo andare in 3 e non 4 come per gli altri gruppi, ma va bene”.
    Facevate quello che volevate?
    “Sì, poi in Emilia vince Bonaccini e iniziano i problemi perché lui nomina un coordinatore in Lombardia che nessuno conosce, Giuliano Masciangoli. In pratica sui territori nomina chi dice lui. Nomina anche una specie di direttivo e ancora più malumori, per non parlare poi della famosa foto coi Benetton. A un certo punto ci dice che noi siamo troppo litigiosi…”.

    E durante il Covid?
    “Lui faceva varie call e non ci teneva neppure in considerazione, gli abbiamo chiesto spiegazioni, ci disse che noi non organizzavamo le piazze. Ci teneva molto da parte”.
    Quindi che avete deciso?
    “Che, visto che eravamo un gruppo a se stante, potevamo chiamarci solo ‘Arcipelago’ e non ‘Arcipelago delle sardine’ per essere più autonomi pur riconoscendo i valori delle sardine, senza rancore o accuse”.

    E…?
    “Davide Carlucci lo annuncia a Santori, che dice che se lo aspettava. E dopo due giorni il gruppo sparisce”.
    Ma Facebook non vi ha detto nulla?
    “Nulla. Sparito senza notifica alcuna”.
    Chi è stato admin del gruppo?
    “Per un certo periodo è stato admin anche l’esperto informatico del gruppo 6000 sardine di Santori, poi gli abbiamo detto che non poteva avere il piede in due scarpe. Ma anche altre persone”.

    Ipotesi sull’accaduto?
    “O segnalazioni di massa non so da parte di chi, o qualcuno che ha rivendicato il ‘brand politico’ dicendo a Facebook ‘il gruppo di fatto è mio, si chiamava sardine, dovete chiuderlo’…”.
    Dispiaciuta che l’esperienza con le sardine sia finita così?
    “Sì, la Lombardia ormai ha piccoli gruppi e hanno cambiato tutti nomi. Idem in Puglia: è rimasto poco di questo esperienza. Se si dovesse tornare a un movimento di piazza non è sopravvissuto quasi niente. Ed è un peccato, perché noi volevamo solo essere un movimento più pluralista e non essere l’anti-Santori”.

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