Il termine Alto Adige non è stato abolito, lo dice il presidente della Provincia di Bolzano
No, la denominazione Alto Adige non è stata abolita. La notizia del recente voto in Consiglio provinciale in cui si sarebbe votata l’abolizione della dicitura ha suscitato molta polemica, ma la verità è un’altra.
Ai microfoni dell’Ansa scansa ogni dubbio il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher: “La denominazione Alto Adige non è stata abolita. Va ricordato che non sarebbe neanche possibile, visto che la denominazione della Regione Trentino Alto Adige Suedtirol è sancita dalla Costituzione”.
L’assemblea di Bolzano, infatti, con 24 voti a favore espressi da Suedtiroler Volkspartei, Suedtiroler Freiheit e Freiheitlichen, un no Alto Adige nel cuore-Fratelli d’Italia e 5 astensioni tra Pd, Verdi, Lega e Team Koellensperger, ha approvato il disegno di legge “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea”.
Secondo il testo, le parole “Alto Adige” e “altoatesino” dovrebbero essere cancellate. Come ha spiegato il presidente Arno Kompatscher “il provvedimento riguardava semplicemente un comma della legge omnibus, nel quale la denominazione Alto Adige è stata sostituita con quella di Provincia di Bolzano”.
Arno Kompatscher ha precisato ancora che “il dibattito riguarda il fatto che la dizione tedesca Suedtirol non è stata modificata. Giustamente, va detto, è stato evidenziato che di conseguenza anche in tedesco andrebbe scritto Provinz Bozen. Così però non è stato fatto”.
Come ha precisato ancora il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, “per il futuro si deve procedere unitamente. La questione della toponomastica comunque può essere trattata in dialogo e comune accordo, tenendo conto delle sensibilità di tutti i gruppi linguistici presenti sul nostro territorio”.