Aberto Bonisoli | Chi è
Alberto Bonisoli è il ministro dei Beni e delle Attività culturali del governo presieduto da Giuseppe Conte, sostenuto da Movimento Cinque Stelle e Lega.
La nascita dell’esecutivo è stata resa possibile dall’accordo raggiunto tra i leader dei due partiti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e il capo dello Stato sulla rinuncia a nominare ministro dell’Economia l’economista Paolo Savona, contestato per via delle sue posizioni su Unione europea ed euro.
Savona farà comunque parte del nuovo governo, ma con un ruolo diverso: quello di ministro degli Affari europei.
Al suo posto è stato nominato ministro dell’Economia il professor Giovanni Tria, ordinario di economia politica all’Università Tor Vergata di Roma e presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.
Qui abbiamo raccolto la lista completa dei ministri del nuovo governo Lega-5 Stelle.
Candidato alle elezioni politiche con i Cinque Stelle, Bonisoli succede alla guida del Mibact a Dario Franceschini.
Chi è Alberto Bonisoli
Alberto Bonisoli è nato a Castel D’Ario, in provincia di Mantova, il 26 dicembre 1961. Risiede a Castelletto Ticino, in provincia di Novara. È sposato e ha due figlie.
Il suo nome era già stato indicato per il ministero dei Beni culturali dal capo politico M5s, Luigi Di Maio, prima delle elezioni del 4 marzo, nella lista dei ministri pentastellati da presentare a Mattarella in caso di vittoria.
Bonisoli è direttore della Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano e presidente dell’Associazione Scuole di Moda Italiane, che riunisce le principali scuole private d’arte, moda e design del paese.
In passato ha insegnato per diversi anni Innovation management all’Università Bocconi di Milano.
Dal 2005 al 2007 è stato consulente del Ministero dell’Istruzione.
Alle elezioni politiche del 2018 è stato candidato per il Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Lombardia 1-112 (Milano centro), in cui è giunto terzo con il 13,8 per cento dei voti, dietro a Bruno Tabacci (centrosinistra) e a Cristina Rossello (centrodestra), non venendo quindi eletto.
In campagna elettorale ha dichiarato di voler portare gli investimenti per il patrimonio culturale almeno all’1 per cento del Pil.
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