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    Bomba Ucraina: l’abbraccio mortale che può annientare l’Europa

    L’ingresso di Kiev nell’Unione europea alla fine della guerra cambierà gli equilibri nel Vecchio Continente. Oggi gli Stati membri sono allineati con Usa e Nato ma l’ampliamento ai Paesi dell’ex blocco sovietico rischia di far implodere l’Ue, da sempre fondata sulla pace

    Di Barbara Spinelli
    Pubblicato il 15 Apr. 2022 alle 11:39 Aggiornato il 15 Apr. 2022 alle 11:40

    Come altri Paesi dellEst Europa che per decenni hanno vissuto ingabbiati nel Patto di Varsavia, i governanti dellUcraina avevano in mente come assoluta priorità lingresso nella Nato: lunico punto darrivo che dava loro la sensazione di un cambio di pagina decisivo – una volta dissolta lUnione sovietica assieme al suo impero – e che offriva un ombrello di protezione militare almeno in apparenza automatico. Larticolo 42,7 del Trattato di Lisbona (dell’Unione europea) è ritenuto troppo labile in proposito: «Qualora uno Stato membro subisca un’aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità̀ dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò̀ non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri».

    Ladesione allUe era giudicata come un primo passo verso lorizzonte atlantico, una sorta di corridoio in grado di connettere lEst europeo alla ben più cruciale America del Nord, oltre che al Regno Unito. Questa era lEuropa sognata in gran parte delle società post-comuniste: non un fine ma un mezzo, non labitudine alla convivenza tra popoli che lungo i secoli si erano combattuti in scontri sanguinosi (i fondatori che sono Germania, Francia e Italia in primis) ma una base d’appoggio per spiccare il salvifico, risolutivo salto oltre lAtlantico…
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