Ormai è questione di ore: il 2 novembre verrà prorogato automaticamente il Memorandum d’intesa tra Italia e Libia che il governo italiano ha sottoscritto con Tripoli il 2 febbraio del 2017. Lì dentro c’è tutto l’orrore del nostro Paese che da anni ormai è il colluso principale di quelli “inimmaginabili orrori” (come scrisse l’Onu l’anno scorso) che dalle parti del governo ancora fingono di non vedere e di non sapere.
È la ciliegina sulla torta di un “nuovo umanesimo” annunciato da Conte durante l’insediamento di questo governo, che invece gronda sangue esattamente come prima, con l’aiuto di un pezzo della società civile e dei media che però non riescono a indignarsi vista l’assenza del temuto Salvini.
Sono cambiati gli uomini (non tutti) ma i modi sono sempre gli stessi. Siamo ancora qui a sentirci dire dai ministri di turno (e da pessimi ex ministri del centrosinistra) che la Libia è “un partner fondamentale” per l’Italia. Siamo ancora qui a doverci sorbire le fantasia di chi vorrebbe rivenderci la Guardia Costiera libica come qualcosa di diverso da quella massa di accoliti furfanti e scafisti che si travestono con una divisa. Ancora siamo qui a fingere che non sia successo nulla con un giornalista (Nello Scavo) che finisce sotto scorta perché ha scritto dei rapporti del governo italiano con assassini libici, ancora dobbiamo subire l’ipocrita preoccupazione di un governo che mantiene saldi i decreti sicurezza di Salvini sperando che si dimentichino in fretta.
Lascia sgomenti anche che i 109 migranti dell’Ocean Viking abbiano potuto attraccare solo dopo le elezioni regionali umbre, come se davvero la salvezza delle vite umane (e la tanto sventolata “discontinuità”) siano qualcosa che si può appiattire agli interessi elettorali. A proposito di interessi elettorali: geniale la scelta di fare i Salvini per evitare che gli italiani votino Salvini. Applausi. Davvero.
Il 2 novembre l’Italia rinnoverà l’impegno di finanziare ancora i centri di detenzione libica che sono luoghi di violenza e di torture, il 2 novembre l’Italia sarà ben contenta di continuare a versare soldi ai miliziani libici travestiti da guardacoste. E oltre a questo dobbiamo anche sorbirci quelli che sono al governo che chiedono al governo (che sono loro) di fare qualcosa.
Fanno finta di niente e poi piangono se perdono voti. Del resto un tacito accordo fa sembrare molto meno disumani di qualche tweet urlato: ma la sostanza è sempre la stessa.