Maturità 2020: lettera ai ragazzi che chiedono di annullare l’esame
Tra i maturandi sta spopolando una petizione online in cui si chiede alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, di annullare l’esame di maturità. Per i ragazzi non ci sarebbero le condizioni per poterlo fare per vari motivi: la didattica a distanza che in alcuni posti ha funzionato e in altri no, la mancanza di prove scritte nazionali, la poca chiarezza su come si svolgerà l’esame orale. Ci ritroviamo ad un mese e mezzo da quel fatidico giorno e i ragazzi si stanno trovando in una situazione più grande di loro.
Ma se ci pensiamo bene tutti ci stiamo trovando in una situazione che non avremmo mai immaginato di affrontare. Anche la ministra dell’Istruzione. Dopo un mese dal suo insediamento alla guida del ministero, si è trovata a gestire una cosa che non si era mai vista nella storia della Repubblica italiana e ha provato a reggere nel miglior modo che poteva a questo tsunami.
Dal primo giorno dell’emergenza, pur chiudendo fisicamente gli istituti, la scuola non si è fermata, passando da un giorno all’altro alla didattica a distanza. E la scuola non era pronta per questo passo. O meglio, qualcuno sì e qualcuno no. E nonostante il profondo impegno e la straordinaria dedizione di ragazzi, insegnanti, e genitori, in alcuni posti non è andata come sarebbe dovuta andare. E sarebbe molto sciocco scaricare le responsabilità di tutto questo sul ministero dell’istruzione.
Azzolina ha fatto il massimo che poteva, nessuno ha la bacchetta magica. Era impensabile fare in 2 mesi quello che doveva essere fatto nel mondo della scuola negli ultimi 20 anni. Però oggi ci ritroviamo in una situazione in cui, giustamente, i maturandi chiedono di annullare l’esame di maturità perché non sono nella condizione ideale per poterlo svolgere.
Ragazzi, avete ragione. Condivido tutte le vostre preoccupazione e anche la vostra rabbia, quando dite che al Paese interessa di più sapere quando ricomincerà il campionato di serie A che preoccuparsi per la vostra maturità. Non è giusto. Avete il diritto di sostenere un esame completo e organizzato per tempo che possa essere all’altezza delle vostre aspettative.
Non solo, meritate anche una notte prima degli esami in gruppo con i vostri compagni, cantando a squarciagola la famosa canzone di Venditti. Meritate di andare a festeggiare tutti insieme il superamento dell’esame, abbracciandovi, in discoteca, o con un bel bagno di classe al mare. Ma quest’anno non potrete avere nulla di tutto ciò. Il Coronavirus, purtroppo, ha sconvolto le nostre vite. Quest’anno il vostro esame di maturità inizia prima, inizia oggi, dimostrando che saprete accettare questa situazione che avete davanti.
Attenzione, con accettare non intendo rassegnarvi. Non confondetevi. Accettare vuol dire prendere in mano la situazione, dimostrare di sapere superare gli ostacoli traendo il meglio da questa esperienza. Non sarà l’esame di maturità che avete sempre sognato. Sarà diverso. Sarà limitato. Ma non fare l’esame sarebbe ancora peggio. E non parlo da un punto di vista giuridico e legale. Non mi interessa al momento questo aspetto. Parlo di quello che lascerà a voi. Le emozioni che vi accompagneranno per tutta la vita. Il “piacevole” incubo che vi sveglierà di notte anche dopo tantissimi anni.
Certo, direte, “e se verrò danneggiata nella votazione finale”? Non penso accadrà. I vostri professori sanno profondamente quello che avete affrontato e vi giudicheranno tenendo in considerazione tutto. Tra l’altro la ministra dell’Istruzione vi ha già rassicurato confermandovi che la maggioranza del voto dipenderà dal vostro percorso di studi degli ultimi 3 anni. E sono sicuro che continuerà a fare di tutto per garantirvi il miglior esame possibile.
Quindi non temete. Studiate e impegnatevi. E anche se nella peggiore delle ipotesi possibili vi daranno un voto ingiusto che non vi meritate, fregatevene. Ricordatevi sempre che non siete un voto. Qualsiasi voto prendiate siete molto di più. Soprattutto per il mondo del lavoro. Per chi cerca personale, per chi vuole avviare una startup, conta quello che avete studiato, il vostro impegno, le vostre competenze trasversali. Queste cose fanno veramente la differenza. Quindi nel remoto caso in cui doveste prendere un voto che non vi meritate non preoccupatevi. La valutazione è importante, ma ognuno di voi è molto di più di un numero.
Lo so, oggi avete paura. E l’avrete fino al giorno dell’esame. Ma vi posso assicurare che una volta finito sentirete un senso di libertà che vi porterete dietro per sempre. Il credere di aver raggiunto la fine quando in realtà avrete raggiunto soltanto l’inizio. Perché la vera sfida inizia dopo.
Anche se non ho nessun titolo per potervi consigliare qualcosa mi sento di suggerirvi: di rivalutare la vostra petizione per l’annullamento dell’esame di maturità. Sarebbe la cosa più sbagliata in assoluto evitare l’esame. Perché quando siamo davanti a delle difficoltà della vita è importante scegliere sempre la salita, mai la scorciatoia. All’inizio della scalata magari penserete di non farcela, avrete paura, ma dopo ogni passo che farete vi renderete conto di quanto fosse essenziale compiere questo percorso.
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