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    Il no della Lega ai Coronabond è l’ultimo schiaffo populista alla fame degli italiani

    Matteo Salvini
    Di Giulio Cavalli
    Pubblicato il 17 Apr. 2020 alle 09:36 Aggiornato il 17 Apr. 2020 alle 12:26

    Se non moriremo di virus moriremo di questa politica debole con le idee confuse che continua a tenere le mani serrate sulla borsa del proprio consenso mentre l’Italia va in ordine sparso. Ieri il Parlamento europeo ha bocciato un emendamento proposto dal gruppo dei Verdi che chiedeva l’introduzione dei Coronabond, la soluzione chiesta da più parti dagli strenui nemici del MES, quelli che proprio sui Coronabond hanno twittato compulsivamente in questi ultimi giorni. Chi ha votato contro i Coronabond? Proprio loro: le delegazioni della Lega e di Forza Italia sono risultate decisive per la bocciatura. Detta semplice semplice: attaccano il governo chiedendogli di usare uno strumento che poi loro stessi bocciano a Bruxelles. E così il quadro si fa sempre più confuso.

    Salvini ora rilancia (rilanciare senza fare è la sua attitudine più evidente) proponendo dei non meglio definiti Buoni del Tesoro di #OrgoglioItaliano (l’ha scritto proprio così, servito con l’hashtag pronto per pasturare i social), Berlusconi rilancia chiedendo a Conte di accedere ai 37 miliardi di euro da spendere in Sanità (e quindi l’opposizione si spacca) e intanto la compagine renziana di governo di Italia Viva si astiene. Ognuno per conto suo, preoccupati più di prendersi uno spicchio di sole piuttosto che proporre e perseguire una reale strategia. Nella stessa giornata il Movimento 5 Stelle ha votato contro i Recovery Bond garantiti dal bilancio UE ed ha votato a favore dei Coronabond con debito mutualizzato, la Lega ha votato contro i Coronabond e si è astenuta su Recovery Bond, Italia Viva si è astenuta sui Coronabond ma ha votato a favore dei Recovery Bond, Forza Italia contro i Coronabond ma a favore dei Recovery Bond.

    L’Italia vista dall’Europa è un’accozzaglia che stropiccia l’economia in nome del posizionamento dei suoi partiti. Ora, davvero, che credibilità può avere un Paese che si presenta in Europa senza nemmeno un chiaro disegno economico almeno da parte dei partiti di governo? Come può l’opposizione risultare credibile votando contro se stessa? Forse sarebbe il caso chiarire che la Fase 2 dovrebbe essere quella della responsabilità politica: la stessa responsabilità che i cittadini hanno dimostrato accettando le restrizioni mentre i partiti ancora giocano sul piano della propaganda a colpi di annunci smentiti nel giro di qualche ora. E intanto tutto intorno rimane il silenzio. Non è solo il silenzio delle strade vuote, no, è il silenzio di chi non ha idee e dovrebbe governare questa emergenza. E fa più paura della quarantena.

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