Francesca e Luca sono due ragazzi appena rientrati da Kiev dove stavano svolgendo un progetto di volontariato finanziato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, grazie all’associazione Nous: sono solo alcuni dei ragazzi che abbiamo seguito per favorire il loro rientro in Italia nel pieno dell’emergenza Coronavirus. Intendo ringraziare la Dirigente dell’Area Programmi Serena Angioli e i colleghi che, pur da casa in Smart working, hanno supportato le organizzazioni facendo il massimo in questa fase critica, l’Unita di Crisi della Farnesina, il Corpo Diplomatico e il Dipartimento per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il supporto fornito. Nell’ultimo mese abbiamo gestito circa 250 richieste di supporto da parte di associazioni, ragazzi e famiglie, relative a 172 progetti finanziati da ANG, e 38 da Agenzie europee. 154 per Erasmus Gioventù e 91 per ESC.
La comunicazione tempestiva che abbiamo fatto ai beneficiari il 24 febbraio e il successivo vademecum prodotto ci ha consentito di preallertare le organizzazioni che hanno così potuto posticipare i progetti, e in pochi casi annullarli. Il volume amministrativo che stiamo gestendo in questi giorni è straordinario, tra riprogrammazione di progetti già approvati, richiesta di ammissioni di costi straordinari per forza maggiore e supporto per i rientri in Italia o per rimpatri di volontari stranieri. Tutto ciò in parallelo con il prosieguo delle attività di valutazione che non si sono fermate. Abbiamo partecipato già a due riunioni con la Direzione Educazione della Commissione Europea e i capi di tutte le agenzie dei paesi membri, segnalando le criticità che stiamo vivendo e le soluzioni adottate.
Il confronto è quasi quotidiano. Ad oggi il programma non è sospeso, va avanti. La prossima scadenza è stata posticipata dalla Commissione al 7 maggio sia per Erasmus che per Esc. Abbiamo così lanciato le nuove Palestre di Progettazione online. Non ci fermiamo, come la solidarietà non si ferma: sono infatti circa 200 i ragazzi stranieri che in questo momento hanno deciso di rimanere in Italia e stanno continuando a svolgere il loro progetto in supporto delle comunità, come diversi italiani che hanno preferito rimanere all’estero e concludere i loro progetti. Storie stupende di piccoli gesti quotidiani ma che in un momento come questo rappresentano ossigeno. Tutti insieme ce la faremo.
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