Il vergognoso commento dell’insegnante leghista che augura il coronavirus ai migranti africani. Poi si scusa
“Magari che ci metta lo zampino il corona virus….”. Questo è il commento comparso pochi giorni fa sotto la notizia con cui un noto sito di fake news appartenente alla galassia sovranista denunciava “molti casi” di contagio da Coronavirus in Africa, collegando il tutto all’allarme dei barconi in partenza verso l’Italia.
La notizia è quasi totalmente falsa. Esiste, ad oggi, un solo caso accertato di contagio, in Egitto, e non ha la benché minima correlazione con gli sbarchi.
Il commento è di una violenza e di un odio inaudito. Non si tratta del delirio quotidiano di un hater qualsiasi: a pronunciare quelle parole agghiaccianti è un’insegnante. Un’educatrice dell’infanzia. Una di quelle persone che ha in mano l’educazione, la formazione e la crescita dei nostri figli e la responsabilità della società di oggi e di domani.
Non solo. Sabina Venturi, questo il nome della maestra, è una figura nota alle cronache politiche della sua città, Gubbio, per essere stata candidata alle ultime elezioni comunali, poi vinte dal centrosinistra, con il simbolo della Lega, e per essere stata, in seguito, nominata nientedimeno che nella Commissione Pari Opportunità dello stesso comune.
Un mestiere, un profilo e un ruolo pubblico, dunque, che stridono terribilmente con un commento così vergognoso, con cui Venturi augura il virus a migliaia di africani come arma preventiva alla partenza dei migranti verso il nostro Paese. Una tesi, oltreché carica d’odio e razzismo, priva anche di ogni minimo fondamento, per di più espressa in un italiano zoppicante, con errori da matita blu.
Il caso sta rapidamente montando sul web, generando la rabbia e l’indignazione di migliaia di utenti, che ora chiedono al Ministero dell’Istruzione di prendere una posizione netta sulla vicenda. C’è chi chiede anche che l’insegnante venga al più presto rimossa dal proprio incarico, in quanto “del tutto incompatibile con l’insegnamento e l’educazione dei bambini”.
Nel corso del pomeriggio la Commissione Pari Opportunità di Gubbio è intervenuta nella vicenda, prendendo le distanze dalle parole di Venturi con un comunicato stampa.
“In merito ai fatti avvenuti nella giornata di oggi e che hanno visto protagonista una componente della Commissione Pari Opportunità di Gubbio – scrive la Presidente di Commissione Giorgia Gaggiotti – riteniamo doveroso prendere le distanze dai contenuti espressi, contenuti che sono in totale discordanza coi principi che ispirano la nostra attività. Pur trattatandosi, forse, di una leggerezza, il ruolo che ricopriamo ci impone di avere lo stesso atteggiamento di apertura e ascolto verso tutti coloro che faticano a vedere riconosciuti i propri diritti, anche qualora non si tratti di donne, poiché il rispetto mancato a uno è rispetto mancato a tutti, il diritto negato ad un solo essere umano è il diritto negato per tutti. Ci tengo, quindi a precisare che sono esternazioni fatte a titolo assolutamente personale dal suo profilo social privato e, con quanto suscritto, credo di rappresentare il pensiero di tutte le componenti. La Commissione Pari Opportunità di Gubbio si riunirà in via straordinaria nei prossimi giorni per effettuare una accurata verifica interna prima di esprimere ufficialmente posizioni che, per regolamento, possono essere assunte soltanto in maniera collegiale. Nel frattempo invitiamo tutti a non scendere a livelli dialettici poco edificanti.”
La Venturi ha poi fatto un passo indietro e inviato le sue scuse per quell’odioso commento: “Mi scusi, ha perfettamente ragione, è ho scritto pubblicamente le mie scuse. Forse odio la violenza e mi sono fatta prendere dai post, che pubblicano di violenze e furti di queste persone. Ho reagito con rabbia”. L’italiano è ancora imperfetto, mentre il pentimento è ben poco credibile.