Si è appena concluso il bilaterale tra il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e la speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi. A quanto si apprende è trattato di un incontro molto cordiale, durato 50 minuti, in cui sono stati affrontati i temi dell’attualità internazionale, in particolare l’emergenza climatica, la crisi sanitaria e la ripresa economica.
Forte anche il richiamo alla necessità di non abbandonare le donne afghane che hanno perso i loro diritti dopo venti anni di progressi e, in generale, all’obiettivo di conseguire in tutti i Paesi una piena parità di genere. Ma la notizia del giorno, a quanto apprende TPI da fonti vicinissime al dossier, è la forte irritazione dei cinesi per la decisione della presidente Casellati di far iniziare i lavori del G20 dei parlamentari all’americana Nancy Pelosi.
Oltre al problema diplomatico con i cinesi, la presidente del Senato Casellati dovrà anche fronteggiare la fortissima irritazione dei gruppi parlamentari della maggioranza che avevano chiesto di poter incontrare Nancy Pelosi nel corso della mattinata. “La Casellati ha organizzato il G20 dei parlamentari ignorando completamente il Senato. Il risultato ad ora è che non sarà possibile incontrare l’esponente americana”, afferma una fonte qualificata dei gruppi.
Insomma, in salsa tutta tricolore si sta riproponendo lo scontro tra Stati Uniti e Cina. D’altra parte la Cia proprio in queste ore sta annunciando che creerà un gruppo di lavoro interamente dedicato alla Cina, nell’ambito delle attività del governo statunitense per contrastare l’influenza di Pechino. Il nuovo Mission Center, uno della decina gestiti dall’agenzia, terrà incontri settimanali a livello direttoriale destinati a orientare la strategia verso la Cina.