Sono trascorsi 96 giorni da quando i talebani hanno proibito a milioni di ragazze afghane di frequentare le scuole secondarie, mentre ai ragazzi è ancora consentito. I talebani hanno più volte ribadito che i loro leader stanno preparando un piano che consentirà alle giovani afghane di ricevere un’istruzione ma non hanno mai specificato in cosa consiste quest’iniziativa. Vogliono essere sicuri che le lezioni si svolgano alla “maniera islamica”.
«Avevo dei sogni da realizzare. Volevo laurearmi in scienze informatiche e iniziare a lavorare», denuncia Mariam, che frequentava l’ultimo anno delle superiori quando i talebani hanno preso il potere. «L’istruzione è l’unico strumento che può rendere indipendenti le donne. Ora ci è stato tolto tutto». Così alcune docenti hanno iniziato a insegnare alle ragazze in segreto per non privarle dell’istruzione.
«È importante combattere contro le regole estremiste dei talebani. Nessuna religione vieta alle ragazze di essere istruite. Questo è il modo in cui combattiamo: continuando a insegnare alle ragazze», aggiunge una di loro.
Le scuole segrete non sono un fenomeno nuovo in Afghanistan. Nel 1996, quando i talebani conquistarono il potere per la prima volta, proibirono alle ragazze di frequentare le scuole. Le donne non erano autorizzate a mostrarsi in pubblico e le fustigazioni in piazza erano episodi comuni. Tuttavia, nonostante le severissime leggi dei talebani, in quegli anni molti docenti facevano lezione alle ragazze di nascosto.
«Mia madre è un’insegnante e faceva lezione alle adolescenti nello scantinato di un luogo segreto durante il primo regime dei talebani. Ora è anziana e intrappolata a Kabul. Non sono riuscita a farla uscire dal Paese. Ancora insegna a un piccolo gruppo di ragazze del nostro quartiere. Una cosa è certa: i talebani non sono cambiati, ma allo stesso tempo è anche chiaro che le nostre donne continuano a infrangere le loro regole, a combattere il loro estremismo e a rivendicare quello che gli spetta», sostiene Nooria, cittadina americana che sta cercando di portare via sua madre dall’Afghanistan.
Mentre i talebani non hanno specificato quando riapriranno le scuole, hanno invece fatto sapere che le ragazze che hanno perso il semestre corrente passeranno direttamente alle classi successive quando riprenderanno le lezioni. «Non siamo sicure se i talebani riapriranno le scuole ma anche se lo facessero mancheranno gli insegnanti. Visto che gli insegnanti uomini non possono più insegnare alle donne, c’è carenza di docenti per ragazze», commenta un genitore piuttosto preoccupato.
Per un altro invece non ha senso mandare i figli a scuola: «Che faranno una volta terminata la scuola o l’università? Non c’è lavoro, non esiste un vero governo e non ci sono speranze per loro».
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