La bambina ha soli quattro anni e ha subito violenza da suo zio. La triste vicenda si è consumata all’interno di un campo rom nella periferia di Napoli.
L’uomo è stato arrestato il 9 aprile, ma soltanto nella notte del 13 aprile ha confessato le sue colpe.
La brutalità delle sue azioni è stata notata quando la piccola è stata portata in ospedale dalla madre. La donna aveva notato delle piccole perdite di sangue e, allarmata, aveva portato sua figlia al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Santobono.
I medici l’hanno visitata e hanno scoperto le lesioni interne della bambina, provocate con molta probabilità dagli abusi sessuali di cui lo zio è responsabile. Grazie alle indagini, è sopraggiunto l’arresto dell’uomo, residente a sua volta nello stesso campo rom della bambina e della madre.
Bambina di 4 anni violentata a Napoli: ricoverata all’ospedale pediatrico Santobono
La confessione non è arrivata subito: l’uomo aveva negato di aver abusato della bambina. Ma dopo qualche giorno la verità è emersa e un’altra bambina è stata vittima di violenze sessuali da parte di un membro della famiglia.
Ad oggi, la bambina di quattro anni è ancora ricoverata in ospedale, dopo essere stata trasferita dal Santobono al Federico II.
Ad occuparsi dell’inchiesta sono il sostituto procuratore Santulli e il procuratore aggiunto Falcone della sezione Fasce deboli della procura di Napoli.
L’episodio è stato reso noto da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e componente della Commissione sanità della Regione Campania.
“Seguiremo questa storia da vicino fino a quando non ci sarà una condanna esemplare. La violenza contro le donne richiede risposte immediate da magistratura e forze dell’ordine e, quando la vittima è una bambina di pochi anni, deve essere comminato il massimo della pena”, ha dichiarato l’esponente politico.
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