Sergio Zanotti, imprenditore 56enne di Marone (Brescia) scomparso dal 2016 e forse finito nelle mani di rapitori in Siria, è stato liberato. Lo riferisce il premier Giuseppe Conte.
“A conclusione di una complessa e delicata attività di intelligence, investigativa e diplomatica, condotta in maniera sinergica, in data odierna siamo riusciti a ottenere la liberazione di Sergio Zanotti, rapito in Siria nell’aprile 2016”, ha annunciato Conte.
“Il nostro connazionale appare in buone condizioni generali e tra qualche ora rientrerà in Italia, a Roma. Un ulteriore successo delle nostre istituzioni e, in particolare, dell’Aise: a loro il mio più vivo e sentito ringraziamento”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.
Ad aprile 2016, Zanotti era partito per la Turchia, in una zona al confine con la Siria. Poco dopo la famiglia ne aveva denunciato la scomparsa.
Tra novembre del 2016 e maggio 2017, Zanotti era comparso in due video diffusi dai rapitori. L’ipotesi più accreditata era he fosse stato rapito da gruppi legati ad al Qaeda.
Nel filmato di maggio 2017 Zanotti diceva: “Oggi è il primo maggio. Mi chiamo Zanotti Sergio. Questo è il secondo richiamo che mi lasciano fare”. Dietro di lui due uomini armati di fucile.
Nel video del novembre 2016, un filmato di pochi secondi, Zanotti affermava di essere prigioniero in Siria invocando l’intervento del governo italiano per evitare la sua esecuzione
Ora, dopo tre anni, l’imprenditore è libero.