Domenica 16 luglio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha annunciato che la legge sullo ius soli esce dall’agenda estiva del governo.
La decisione è maturata dopo lo scontro avvenuto all’interno dell’esecutivo, con i centristi che si oppongono alla riforma, e in seguito all’aumento degli sbarchi di migranti in Italia.
Già venerdì 14 luglio il Partito Democratico aveva dichiarato che la riforma sulla cittadinanza italiana per i minori immigrati è necessaria, ma non da mettere a rischio la durata della legislatura.
“Tenendo conto delle scadenze urgenti non rinviabili in calendario al Senato e delle difficoltà emerse in alcuni settori della maggioranza non ritengo ci siano le condizioni per approvare il ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia prima della pausa estiva”, ha detto in una nota il presidente del Consiglio. Si tratta comunque di una legge giusta. “L’impegno mio personale e del governo per approvarla in autunno rimane”.
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Il rinvio è stato celebrato come una vittoria dal centrodestra. “È una vittoria della Lega”, ha detto Matteo Salvini.
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