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    La visita di stato del primo ministro libanese in Italia

    Nel pomeriggio di lunedì 16 ottobre il primo ministro libanese Saad Hariri ha incontrato Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi. Venerdì 13 l'udienza in Vaticano con Papa Francesco

    Di Giuseppe Loris Ienco
    Pubblicato il 16 Ott. 2017 alle 13:36 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 09:09

    In questi giorni Saad Hariri, primo ministro del Libano, è in visita ufficiale in Italia.

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    Dopo l’udienza in Vaticano con Papa Francesco del 13 ottobre, nel pomeriggio di lunedì 16 Hariri ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio dei ministri italiano Paolo Gentiloni.

    L’udienza concessa da Papa Francesco ad Hariri venerdì 13 è durata circa 25 minuti.

    Nel comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede si legge: “I colloqui, svoltisi in un clima di grande cordialità, hanno permesso di esaminare vari aspetti della situazione in Libano e gli ultimi sviluppi in Medio Oriente”.

    Il Papa ha espresso apprezzamento per l’accoglienza che Beirut offre ai profughi e ha consegnato al primo ministro libanese la medaglia della pace.

    La stampa libanese ha definito la visita presso la Santa Sede di “estrema importanza” in un momento di forti tensioni dovute alla diffusione di movimenti estremisti.

    Si è trattato della seconda visita ufficiale al Vaticano per Hariri, il fondatore del movimento politico di centrodestra “Futuro”, eletto primo ministro libanese a novembre 2016.

    Nel corso di un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica, il primo ministro libanese ha detto che il presidente siriano Bashar al-Assad è stato “salvato dalla Russia”, che adesso punterebbe a una soluzione politica e alla stabilità della regione, come affermato da Vladimir Putin in un incontro con Saad Hariri.

    Riguardo la scelta di Donald Trump di decertificare l’accordo sul nucleare con l’Iran, il primo ministro libanese spera che non ci siano ripercussioni per il suo paese.

    Hariri aveva già ricoperto la carica di presidente del Consiglio dei ministri da novembre 2009 a giugno 2011.

     

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