L’Italia torna a essere il primo produttore di vino al mondo con una produzione stimata pari a 48,9 milioni di ettolitri. A dichiararlo è Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, che riporta i dati ripresi dalla Commisione europea.
Se lo scorso anno la produzione di vino era stata tra le più scarse nella storia, facendo scivolare l’Italia al secondo posto dopo la Francia, quest’anno il nostro Paese ha ripreso le redini della produzione agevolata anche da un calo dell’1 per cento nei raccolti delle case vinicole francesi, che complessivamente concludono l’anno con una produzione totale di 46,6 milioni di ettolitri. Al terzo posto la Spagna con 36,6 milioni di ettolitri (meno 5 per cento).
Secondo quanto riporta la Coldiretti, si tratta di un’annata storica in termini di quantità e qualità. Il clima mite di quest’anno ha permesso un’anticipazione da record nella raccolta del vino: la seconda più importante dal dopoguerra dopo quella del 2003. Secondo Coldiretti, in Italia viene prodotto oltre un quarto del vino europeo.
Una produzione di vino tanto positiva da sostenere un’incremento decisivo delle esportazioni. I dati Istat relativi ai primi cinque mesi del 2015 registrano un incremento del 6 per cento di esportazioni di vino.
Da sempre tra i primi produttori di vino, l’Italia nel 2015 ha registrato 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita vinicola e tutt’oggi il settore impiega 1,25 milioni di persone.