Nella vignetta del designer e fumettista italiano Duccio Maria Gambi, la Commissione europea – non sapendo come risolvere il problema immigrazione nel Mediterraneo – chiama Mosè.
Invece di fargli aprire il mare per creare un passaggio, i politici dell’Unione europea chiedono al personaggio biblico di segnare un confine per dividere il mare e impedire ai barconi di arrivare nel Mediterraneo.
L’inchiesta di data journalism Migrants files, realizzata da un team di giornalisti internazionali, ha rivelato che negli ultimi 15 anni l’Europa ha speso circa 11,3 miliardi di euro per l’espulsione dei migranti irregolari e 1,6 miliardi per il controllo delle frontiere.
I trafficanti hanno invece intascato oltre 15,7 miliardi di euro per portare i migranti su barconi fatiscenti, dalle coste dell’Africa settentrionale a quelle europee.
Dall’inizio del 2015, gli arrivi registrati dall’agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli stati membri dell’Unione europea (Frontex) sono stati 153mila, un aumento del 149 per cento rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati dell’organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom), nel 2015 sono morte 1.865 persone nel tentativo di raggiungere l’Europa. Di queste, 1.816 sono morte nella rotta verso l’Italia.