Che c’è per cena!? Per quante di voi questa è una domanda rituale che si ripete ogni sera? E quante di voi non si sono ancora abituate a sentirselo chiedere? E soprattutto, per quale motivo sono sempre le donne a dover preparare la cena, magari dopo una lunga e sfiancante giornata di lavoro?
In una società come quella in cui viviamo – ancora profondamente solcata dalla cultura del patriarcato – frasi di questo genere sono all’ordine del giorno, pronunciate con leggerezza, quasi con innocenza, da chi le ha oramai interiorizzate e da chi addirittura stenta a credere che siano misogine.
Eppure la misoginia esiste, e si manifesta in un linguaggio spesso violento e sessista, che fatichiamo però a riconoscere in quelle locuzioni che ignoriamo essere l’evidenza dello svilimento quotidiano del genere femminile.
Una video-intervista realizzata dal fotografo italiano Pietro Baroni e prodotta dall’agenzia fotografica italiana LUZ illustra alcune fra le numerose espressioni sessiste che molte donne si sentono rivolgere nella vita di tutti i giorni, pronunciate per l’occasione da attori non professionisti e attinte da situazioni realmente vissute: