“Mi tengono prigioniero in Siria, aiutatemi. Il riscatto o mi uccidono”. A riferire queste parole è il Giornale di Brescia. A pronunciarle è invece un 32enne bresciano, Alessandro Sandrini, partito un anno e due mesi fa per la Turchia e mai più tornato a casa.
Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
La sua famiglia non ha avuto notizie di lui fino a ottobre 2017, quando la madre ha ricevuto una sua telefonata. “Non so dove sono, mi hanno sequestrato. Aiutami”, aveva detto. Qualche giorno fa una seconda chiamata: “Questi non scherzano. Avvisa l’Ambasciata. Mi vogliono uccidere”.
La Procura ha aperto un’inchiesta e la Farnesina sta seguendo la vicenda. “Il caso del connazionale è da tempo noto e seguito anche dalla Farnesina”, riferisce il ministero degli Esteri.
La madre del ragazzo ha raccontato al Giornale di Brescia le due telefonate ricevute dal figlio.