Mercoledì 29 novembre il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, ha incontrato ad Abidjan il presidente della Costa d’Avorio, Alassane Dramane Ouattara, prima di partecipare insieme ad altri leader europei e africani al quinto vertice Unione europea-Unione africana.
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La visita di Gentiloni in Costa d’Avorio rappresenta l’ultima tappa del tour istituzionale in Africa, che nei giorni scorsi ha portato il primo ministro italiano in Tunisia, Angola e Ghana.
Martedì 28 novembre Paolo Gentiloni era in Ghana dove ha annunciato, nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente Nana Akufo-Addo, l’introduzione di una linea di credito di 25 milioni di euro per lo sviluppo industriale del paese africano.
Nana Akufo-Addo ha definito gli investimenti dell’Eni “estremamente importanti” ed elogiato gli impegni dell’Italia nel paese.
Impegni che, secondo Gentiloni, aumenteranno “sia dal punto di vista politico che da quello economico”.
“L’Africa ha di fronte a sé un grande numero di sfide, per questo diventa cruciale rafforzare la cooperazione regionale e interregionale. Da un lato è afflitta da minacce come l’instabilità istituzionale, il traffico di esseri umani, il terrorismo e l’estremismo, dall’altra è ricca di straordinarie opportunità, come dimostrano le sue prospettive di crescita economica che possono tradursi in realtà se il continente riuscirà a sfruttare al meglio le sue risorse”, ha detto Gentiloni nel corso del suo intervento, riportato da Agenzia Nova, al Kofi Annan International Peacekeeping Training Centre di Accra.
Lunedì 27 Gentiloni ha incontrato il presidente dell’Angola Joao Lourenco, i vertici di Eni presenti nel paese e alcuni rappresentanti della comunità italiana.
In Angola il presidente del Consiglio ha annunciato la firma di due importanti accordi tra Eni e Sonangol, la società petrolifera nazionale, per la delineazione di una strategia comune nel settore dell’energia e una collaborazione nelle piattaforme della provincia di Cabinda.
Nel corso della conferenza stampa con Lourenco, Paolo Gentiloni ha detto che l’Italia ha “un interscambio di 34 miliardi di euro con l’Africa: può crescere molto, l’Italia l’anno scorso con oltre 12 miliardi è stato il terzo investitore mondiale e il primo europeo nell’Africa subsahariana”.
Sabato 25 novembre il presidente del Consiglio era a Tunisi, dove ha avuto colloqui con vari leader locali, tra i quali il presidente Beji Caid Essebsi e il primo ministro Youssef Chahed, su temi di primaria importanza come lotta al terrorismo, immigrazione e crisi libica.
In Tunisia Gentiloni ha detto che è “cruciale ridurre le disparità regionali e le iniquità sociali”, due fattori in grado di alimentare il terrorismo nel paese nordafricano.
Domenica 26 novembre il primo ministro ha incontrato Ghassan Salamé, inviato speciale del segretario delle Nazioni Unite in Libia, e visitato il museo nazionale del Bardo, dove il 18 marzo 2015 furono uccise 22 persone, tra le quali quattro italiane, in un attentato terroristico rivendicato dal sedicente Stato Islamico.
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