Sul caos che interessa in questi giorni il Venezuela il governo italiano si schiera con l’Unione europea, che ha dato al presidente Maduro un ultimatum di qualche giorno, entro il quale indire nuove elezioni [qui le ultime notizie].
“Ci riconosciamo pienamente nella dichiarazione comune che gli Stati membri dell’Unione europea hanno diffuso oggi sulla situazione in Venezuela, alla redazione della quale abbiamo partecipato”, dichiara il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, in una nota diffusa dalla Farnesina.
“Con l’accorato pensiero al popolo venezuelano e ai tanti di origine italiana, di fronte ai drammatici avvenimenti in corso ci stringiamo alle famiglie delle vittime”, prosegue Moavero Milanesi. “Chiediamo una vera riconciliazione nazionale e iniziative costruttive che scongiurino sviluppi gravi e negativi, assicurino il rispetto dei diritti fondamentali e consentano un rapido ritorno alla legittimità democratica, garantita da nuove elezioni libere e trasparenti”.
Spagna, Francia e Germania hanno espresso una posizione comune, schierandosi contro Maduro, la cui rielezione è stata contestata dall’Unione europea. La stessa Ue ha posto un ultimatum al capo dello Stato venezuelano, invocando la convocazione di nuove elezioni.
Il governo di Caracas ha tuttavia rigettato categoricamente l’ultimatum: “Nessuno ci può dire se delle elezioni vanno convocate oppure no”, ha detto il ministro agli Esteri, Jorge Arreza, intervenendo alla riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. E ancora: “Chi siete voi per lanciare un ultimatum ad un governo sovrano? È un’ingerenza infantile”.
In precedenza il governo socialista spagnolo di Pedro Sanchez aveva dichiarato che riconoscerà Guaidò come presidente del Venezuela se Maduro non convocherà le elezioni entro otto giorni e lo stesso annuncio era stato ripetuto poco dopo da Francia e Germania.
L’Alto rappresentante della Politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, ha dichiarato che se Maduro non annuncerà nei prossimi giorni la convocazione di elezioni “verranno prese diverse diverse azioni” che avranno al centro anche “il tema del riconoscimento della leadership” nel paese latinoamericano.
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