In tutto il mondo l’artista messicana Frida Kahlo è
considerata un simbolo dell’arte moderna e un’icona di resistenza al dolore e
di opposizione nei confronti della malattia.
L’instancabile viaggiatore colombiano Leo Matiz, considerato
uno dei più grandi fotografi del secolo scorso, conobbe Frida Kahlo negli anni Quaranta
del Novecento: l’incontro e la conseguente amicizia con la pittrice si è
manifestato in una serie di immagini realizzate dal fotografo di Aracataca che
rivelano la sensibilità e l’anima della messicana, al di là delle sofferenze
fisiche che la vita le aveva imposto.
L’Ar33 Studio di Venezia, a partire da venerdì 17 giugno
2016 esporrà trenta fotografie inedite, realizzate sia in bianco e nero che a colori,
che avranno come soggetto principale la pittrice messicana e il suo contesto
intimo. Il titolo della mostra Frida a Venezia vista attraverso l’obiettivo di
Matiz vuole rappresentare un’approssimazione spontanea, fresca e leggera della
personalità di Frida Kahlo filtrata dalla macchina fotografica di Leo Matiz.
Queste immagini, scattate in un periodo particolarmente
chiacchierato della vita dell’artista messicana del quale, però, non esisteva nessuna
testimonianza fotografica, ci rivelano una Frida pacifica, calma di fronte
all’obiettivo del suo amico colombiano; in alcuni scatti la vediamo perfino
vestita secondo la moda europea e non con i suoi tradizionali abiti di tehuana.
Le fotografie di Leo Matiz che immortalano Frida Kahlo,
corrispondono ad un periodo di maturità creativa e personale della pittrice la
quale ha imparato ad accettare i tradimenti del suo corpo e l’infedeltà di suo
marito, il pittore muralista Diego Rivera.
Leo Matiz visse in Messico negli anni Quaranta e disse di
essersi innamorato della luce, della cultura e della gente di quel paese. Prima
della sua morte, avvenuta nel 1988, il fotografo rievocò il ricordo del suo
incontro con Frida e Diego, confessando che “con Diego Rivera mi sono visto
molte volte ed è curioso il fatto che molte cose che oggi si conoscono di Frida
Kahlo a quell’epoca non si conoscevano”.
“A me sembrava che lei avesse una vita
triste. Diego aveva una personalità forte e Frida era una donna fragile,
condannata alla disabilità per tutta la vita. Era piena di busti e di sostegni:
sostanzialmente era invalida e la sua sofferenza era palese. Utilizzava la
pittura come mezzo di liberazione”.
L’Ar33 Studio e la Fondazione Leo Matiz, organizzatori
dell’esposizione fotografica, hanno entrambi reso noto che la mostra Frida a Venezia
vista attraverso l’obiettivo di Matiz includerà una serie di fotografie di
Frida Kahlo realizzate dal fotografo nato a Aracataca e successivamente
modificate dall’artista italiano Emanuele Viscuso: le immagini cercano di
evocare un’empatia con il soggetto, per introdurci nella sofferenza artistica
della pittrice e nelle battaglie che liberarono il suo corpo tormentato e
vulnerabile.
“Il corpo di una bambola rotta e senza forma riposa sul
ritratto dipinto con colori caldi. È un forte riferimento alla disabilità
prodotta dalla paralisi e alle conseguenze che questo stato fisico ha portato
nell’esistenza tragica di Frida. Viscuso ha scelto di rivivere il momento
dell’incidente tagliando la carta e inserendo dei piccoli pezzi di legno nelle
fenditure, con l’intento di ricordare le ferite che lacerarono il corpo della donna”,
ha affermato la critica italiana Chiara Fragalà riguardo agli interventi
dell’artista siciliano Emanuele Viscuso nei ritratti di Frida Kahlo realizzati
da Matiz.
Allo stesso modo, la Fondazione Leo Matiz ha comunicato che
il giorno 1 aprile 2017 si commemoreranno i cento anni dalla nascita del
fotografo colombiano: per questo motivo l’istituzione organizzerà una serie di
eventi che includeranno esposizioni, conferenze e pubblicazioni in Messico e in
America sulle opere di questo straordinario artista, considerato uno dei grandi
protagonisti della scena fotografica del ventesimo secolo.
La figlia, Alejandra, presidente della Fondazione Leo Matiz,
presenzierà all’inaugurazione dell’esposizione presso l’Ar33 Studio di Venezia.
Frida Kahlo, nella sua vita, non ebbe l’occasione di visitare l’emblematica
città italiana. Ora, grazie al suo affezionato amico Leo Matiz (di discendenza
veneziana) ci andrà per la prima volta.
INFO:
17 giugno – 17 agosto
10:30 – 19:30
Frezzaria 17/33, Calle dei Barcaroli,
San Marco – 30124, Venezia
info@ar33studio.com
www.ar33studio.com
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