Un orologio ha salvato la vita a un uomo di 65 anni. Secondo quanto riportano Il Messaggero e Il Mattino, Vincenzo Bottiglieri, ex maestro di sci, ora in pensione, ha anticipato le conseguenze di un infarto grazie al suo smart watch.
Mentre era intento a potare gli alberi del suo giardino, il suo orologio ha iniziato a vibrare. Una notifica lo informava di alcune variazioni del suo battito cardiaco. A quel punto Vincenzo ha interrotto il giardinaggio e si è andato a riposare. Dopo poco però sono arrivati i dolori alle braccia.
“Mi sono detto: le avrò sforzate troppo per tagliare i rami. E ho deciso di prendere un antinfiammatorio”, ha raccontato. Peccato che erano i primi sintomi di un infarto. Durante la notte infatti l’orologio ha inviato un altra vibrazione con annessa notifica.
Il mattino del giorno dopo quindi Vincenzo si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo di Roma, dove gli è stato diagnosticato un infarto in atto e l’ostruzione di una arteria al 98 per cento.
Si è salvato per un pelo: “Un orologio mi ha salvato prendendomi per i capelli – le sue parole -. Non avrei mai pensato che la tecnologia potesse fare certe cose”. Adesso è fuori pericolo e benedice l’orologio ricevuto in regalo dal figlio Edoardo un anno fa. “Da quel giorno ho smesso di indossare gli altri tradizionali che ho”.
Non è la prima volta che un uomo si salva da un infarto grazie al suo orologio. Negli Stati Uniti, ad esempio, un avvocato americano di 50 anni, reduce da una serie di test fisici che esclusero ogni tipo di problema, venne svegliato nella notte dalle vibrazioni e avvisato della frequenza cardiaca a riposo troppo elevata.
Anche Bob Metcalfe, inventore dell’Ethernet e fondatore di 3Com, lo scorso novembre ha raccontato come il nuovo smartwatch abbia fatto la differenza. Insomma, a volte un orologio può salvare la vita. L’avreste mai pensato?
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