La Commissione europea ha confermato il 13 febbraio i dati sul deficit italiano per il 2017, strimato al 2,4 per cento del Pil come già previsto nello scorso novembre. Lieve correzione invece per il 2018, quando il deficit dovrebbe attestarsi al 2,6 per cento e non al 2,5 per cento previsto inizialmente.
Per l’Italia, Bruxelles prevede una crescita dello 0,9 per cento del Prodotto interno lordo nel corso del 2017, in linea con quanto messo in conto in autunno, mentre nel 2018 è stimato un leggero miglioramento, pari al +1,1 per cento. Quanto all’indebitamento, secondo la Commissione è stato più basso nel 2016 (132,8 per cento del del Pil) ma sarà pari al 133,3 per cento nel 2017 e aumenterà ancora nel 2018.
Preoccupano i dati sulla disoccupazione in Italia, che secondo i tecnici di Bruxelles “resta alta” mentre rallenta l’occupazione rispetto ai due anni precedenti a causa della fine dagli incentivi fiscali per le nuove assunzioni. Nel dettaglio, la Commissione rivede al rialzo la disoccupazione per il 2016, da 11,5 a 11,7 per cento, così come per il 2017, da 11,4 a 11,6%. Nel 2018 è prevista all’11,4 per cento contro l’11,3 precedente.
Le previsioni economiche d’inverno relative all’Eurozona, diffuse il 13 febbraio dalla Commissione, arrivano dopo la lettera inviata a Bruxelles dal ministro dell’Economia Padoan: una risposta alla richiesta di correzione dei conti pubblici italiani pari allo 0,2% del Pil, ovvero circa 3,4 miliardi di euro. Risposta giudicata ancora troppo vaga in Commissione.
La Commissione Ue “prende nota positivamente dell’impegno preso dal governo per adottare misure di bilancio aggiuntive per un valore complessivo dello 0,2% del Pil entro aprile 2017”. Le misure aggiuntive, precisa poi Bruxelles, saranno però “prese in conto non appena saranno disponibili sufficienti dettagli per valutarne l’impatto”.
“Sarebbe assolutamente sbagliato parlare di ultimatum” da parte della Commissione Ue all’Italia, ha detto il respondabile Ue degli Affari economici Pierre Moscovici in conferenza stampa, commentando le previsioni economiche d’inverno. “Stiamo discutendo in modo costruttivo e positivo col ministro Padoan, mentre incoraggiamo a prendere le misure al più presto, ma non si può parlare di ultimatum”, ha sottolineato Moscovici.
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