Fabiola Gianotti ha 51 anni, capelli neri sulle spalle, sguardo deciso.
Il suo volto non è finito sulla copertina del numero speciale del “Time” in cui viene celebrato l’uomo dell’anno, ma è comunque arrivata quinta nella prestigiosa classifica che il settimanale statunitense ha stilato per il 2012, scegliendo alla fine Barack Obama.
Figlia di un geologo piemontese e di una letterata siciliana, Fabiola Gianotti è la prova vivente che, mossi dalla passione per Marie Curie e Einstein, si può studiare al liceo classico e laurearsi in fisica. E con un certo successo, a giudicare dai risultati raggiunti.
Quest’anno Fabiola Gianotti potrebbe diventare il direttore del Cern, l’Organisation Européen pour la Recherche Nucléaire (Organizzazione europea per la ricerca nucleare), che ha sede a Ginevra.
Dopo essersi specializzata in fisica sub-nucleare all’Università di Milano, nel 1987 Fabiola Gianotti è entrata nel centro di ricerca, dove ha guidato l’esperimento “Atlas” per l’acceleratore di particelle, considerato dalla rivista “New Scientist” il più grande esperimento scientifico mai realizzato.
È diventata famosa quando, il 4 luglio del 2012, ha annunciato la scoperta del bosone di Higgs.
A contenderle il posto alla guida del Cern ci sono l’olandese Frank Linde (direttore dell’Istituto nazionale di fisica sub-atomica di Amsterdam) e il britannico Terry Wyatt (professore all’Università di Manchester).
Un comitato speciale, per la maggior parte costituito da scienziati, li ha scelti come i più adatti fra numerosi candidati e ha comunicato la sua decisione agli Stati membri del Cern. La scelta spetta ora al consiglio dei delegati, che dovrà esprimersi entro dicembre 2014.
Fabiola Gianotti è la prima donna candidata alla direzione del Cern. Ma non è la prima italiana ad arrivare ai vertici dell’organizzazione: fra i suoi colleghi, sono oltre 400 gli italiani e molti hanno un incarico nel coordinamento degli altri ricercatori.
Una volta eletto, il nuovo direttore prenderà il posto del tedesco Rolf Heuer, che dopo sette anni porrà fine al periodo del suo incarico – eccezionalmente lungo – durante il quale ha avuto la responsabilità e l’onore di iniziare gli studi sul bosone di Higgs.
Se Fabiola Gianotti verrà eletta, lavorerà a fianco di Heuer nell’anno di transizione. Sarà un periodo importante per il Cern proprio perché verrà riavviato l’esperimento dell’acceleratore di particelle. L’obiettivo è aumentare la potenza e raccogliere i dati ottenuti per esplorare le nuove frontiere della fisica.
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