Il 5 marzo 2019 Umberto Bossi è stato dimesso dall’ospedale di Varese in cui era ricoverato dal 14 febbraio a seguito di un malore.
Secondo quanto riferito da Agi, il Senatur è stato trasferito in una struttura a Lugano, in Svizzera, per la convalescenza.
Alcuni giorni dopo il malore era arrivato il comunicato del direttore sanitario dell’ospedale del Circolo di Varese Lorenzo Maffioli, dove il senatur Umberto Bossi era inizialmente ricoverato in rianimazione.
“Il paziente è stabile e reattivo“, aveva comunicato il direttore.
Il malore – Secondo quanto riportato da Varese News, Bossi, 77 anni, è stato soccorso nel pomeriggio del 14 febbraio da un’ambulanza della Croce rossa italiana di Cittiglio: i soccorritori ha prestato le prime cure all’ex senatore.
Umberto Bossi secondo le prime informazioni sarebbe anche caduto battendo la testa ed è stato portato nel vicino campo sportivo dove ad attenderlo c’era un elicottero sanitario che l’ha imbarcato per trasportarlo velocemente verso l’ospedale di Varese.
Bossi è ricoverato nel reparto di rianimazione, ma si esclude l’emorragia celebrale.
“Questo pomeriggio, poco prima delle 18, Umberto Bossi è stato portato in elisoccorso al Pronto soccorso dell’Ospedale di Circolo di Varese. Sono in corso gli accertamenti necessari ad individuare le cause del malore che lo ha colpito al domicilio”, si legge nella prima nota della struttura ospedaliera.
La vita politica di Umberto Bossi – Umberto Bossi è il fondatore della Lega Nord, movimento Politico nato con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza della Padania. Bossi ne è stato segretario federale dal 1989 fino al 2012. È stato ministro delle Riforme per il Federalismo nel secondo governo Berlusconi.
Il suo nomignolo Senatùr risale alla sua prima elezione in Senato, nel 1987.
È stato 6 volte deputato, 3 volte parlamentare europeo e 2 volte senatore.
Il suo ruolo di segretario della Lega Nord si è concluso nel 2012 in seguito alle dimissioni dopo lo scandalo dei fondi del partito a favore della sua famiglia. Da allora ha avuto un ruolo marginale nel partito, pur continuando a mantenere la carica di Presidente a vita.
Dopo le dimissioni da segretario, Bossi si allontana dalla scena politica diradando le sue apparizioni pubbliche. Alle primarie della Lega Nord il 7 dicembre 2013 viene sconfitto dall’avversario Matteo Salvini che ottiene l’82 per cento dei voti.
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