È stato trovato il 29 marzo 2018 a Istanbul, in Turchia, il cadavere di Alessandro Fiori, il manager italiano 33enne scomparso da circa due settimane nel paese.
Il corpo della vittima è stato recuperato sulle coste della penisola di Sultan Ahmet, una delle zone più turistiche della città.
Il cadavere presenta profonde ferite al cranio. Il corpo è stato riconosciuto dal padre di Fiori, che da giorni si trovava in Turchia per seguire da vicino gli sviluppi sulla vicenda.
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio. La polizia turca non esclude l’ipotesi del suicidio.
Alessandro Fiori viveva a Soncino, in provincia di Cremona. Il 12 marzo 2018 aveva preso dall’aeroporto di Linate un volo diretto a Istanbul e da allora non si erano più avute notizie di lui.
I suoi genitori si erano rivolti ai carabinieri di Soncino, che hanno avviato le indagini. Anche il ministero degli Esteri ha seguito la vicenda. L’allerta internazionale coinvolgeva Europol e Interpol.
“Il consolato generale di Istanbul, in stretto raccordo con la Farnesina e in costante contatto con le autorità locali e con i familiari, segue fin dal primo momento e con la massima attenzione il caso di Alessandro Fiori, di cui è stata denunciata la scomparsa a Istanbul”, si legge in una nota della Farnesina diffusa il 26 marzo 2018.
Del caso si era occupata anche la trasmissione televisiva “Muge Anli Ile Tatli Sert”, la versione turca dell’italiana “Chi l’ha visto?”. Il padre di Alessandro è stato ospite in studio: ha descritto il figlio e ha lanciato un appello a chiunque possa aiutare le indagini. Per ora nessun testimone si è fatto avanti.
Fiori lavorava per una multinazionale che si occupa di depurazione acque. Era già stato più volte per lavoro in Medio Oriente e nell’Europa dell’est Est, parlava inglese ed era stato descritto come abituato a muoversi all’estero.
Alcuni testimoni hanno riferito alla televisione turca di avere visto l’italiano all’hotel Sultanhamet e poi su un taxi che l’avrebbe portato nel centro di Istanbul.
Telecamere di video sorveglianza l’hanno ripreso mercoledì 14 marzo 2018, di pomeriggio, in due locali.
Nella camera d’albergo di Fiori sono state trovate le valigie e i vestiti, mentre il portafoglio, vuoto, i documenti e il telefono scarico sono stati recuperati in un cestino.
Non si conosceva lo scopo del viaggio in Turchia del manager.
Il suo conto in banca in Italia risultava vuoto. I genitori, che erano volati in Turchia, avevano escluso che il figlio fosse fuggito.