Paolo Polidori, il vicesindaco leghista di Trieste potrebbe essere multato per aver buttato le coperte del senzatetto nel cassonetto sbagliato. Polidori si era vantato del gesto, con tanto di testimonianza su Facebook.
La multa per chi butta nel cassonetto dell’indifferenziata rifiuti differenziabili, come tessuti e bottigliette di plastica, può arrivare fino a 300 euro. Il vicesindaco ha buttato nell’indifferenziata delle coperte, un piumino e una bottiglietta di plastica, che andrebbero buttato negli appositi cassonetti.
Lo stesso Polidori ha fotografato il cassonetto in questione, fornendo prova dell’avvenuta trasgressione. Ironia della sorte, a comminargli la multa dovrebbe essere la polizia municipale, di cui lui stesso è responsabile, avendo la delega alla Sicurezza.
“Sono passato in via Carducci, ho visto un ammasso di stracci buttati a terra… coperte, giacche, un piumino e altro – aveva scritto Polidori in un post su Facebook, poi rimosso – Non c’era nessuno, quindi presumo fossero abbandonati. Da normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città, li ho raccolti e li ho buttati, devo dire con soddisfazione, nel cassonetto: ora il posto è decente. Durerà? Vedremo! Il segnale è: tolleranza zero! Trieste la voglio pulita!”.
Sui social, dove il leghista è già molto noto, subito è scoppiata la polemica: gli indumenti, seppur malridotti, avrebbero riparato l’uomo senza fissa dimora dal freddo
Il vicesindaco di Trieste, però, ha poi spiegato la sua azione all’agenzia Dire. “Se c’è la persona lì, ovviamente non vado a portarle via le cose”. E sul senzatetto ha anche detto: “È un uomo già attenzionato dai servizi sociali più volte, e più volte ha rifiutato di essere messo in una struttura protetta dove io mi ero mosso per farlo andare”.
Intanto, i cittadini di Trieste si sono mossi per aiutare il senzatetto, al quale hanno portato coperte e maglie, ma anche cappelli, sciarpe e cuscini. Materiale con cui l’uomo potrà ripararsi dal freddo.
“Caro amico, speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo. Ti chiediamo scusa a nome della città di Trieste – si legge su un cartone adagiato a terra, pubblicato dal giornalista del Piccolo Diego D’Amelio su Twitter, accanto ai vestiti donati al senzatetto – P.S. In caso di mancato ritiro non gettare nulla, provvederemo al recupero entro domani, grazie”.
Leggi l'articolo originale su TPI.it