Un’ordinanza del Tribunale di Roma il 7 aprile 2017 ha ordinato il blocco, entro dieci giorni, dei servizi di noleggio con conducente offerti dal gruppo Uber in Italia. Il provvedimento riguarda l’app Uber Black, ossia le berline nere con autista professionista disponibili a Milano e Roma.
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Bloccate anche le app Uber-Lux, Uber-Suv, Uber-X, Uber-XL, UberSelect, Uber-Van. Queste offrono lo stesso servizio con tipi di automobili diverse. L’ordinanza accoglie un ricorso per concorrenza sleale delle associazioni di categoria dei tassisti.
“Siamo allibiti per quanto annunciato dall’ordinanza, che va nella direzione opposta rispetto al decreto Milleproroghe e alla normativa europea”, ha commentato Uber Italia. “Faremo appello contro questa decisione, basata su una legge vecchia di 25 anni e che non rispecchia più i tempi, per permettere a migliaia di autisti professionisti di continuare a lavorare grazie all’app di Uber e alle persone di avere maggiore scelta. Il Governo non può perdere altro tempo ma deve decidere se rimanere ancorato al passato, tutelando rendite di posizione, o permettere agli Italiani di beneficiare di nuove tecnologie come Uber”.
Il sindacato dei tassisti ha festeggiato la decisione come “una nuova schiacciante vittoria su Uber”. Lo scorso 22 marzo il tribunale di Torino aveva vietato l’uso di Uber Pop, un sistema che permette a chiunque di registrarsi come autista sull’app e usare un veicolo privato per trasportare clienti.
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