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Cinque cose da sapere su Torre Maura

Di Stefano Mentana
Pubblicato il 5 Apr. 2019 alle 01:04

Da giorni il quartiere romano di Torre Maura è al centro delle cronache nazionali per l’arrivo in una struttura d’accoglienza situata in via dei Codirossoni di 70 persone di etnia rom e sinti e le proteste che sono scaturite da parte di partiti e movimenti contrari a questa decisione.

Al di là di questo fatto Torre Maura è a tutti gli effetti una zona di Roma con la sua storia. Nella capitale italiana che conta quasi tre milioni di abitanti e il cui comune è quello con la superficie più vasta d’Italia, spesso e volentieri non si hanno chiare la storia e la posizione in cui esso si trova, e rischia di passare per un luogo “qualsiasi”, fuori da ogni contesto di cui si parla esclusivamente per uno specifico fatto.

Per questa ragione, abbiamo voluto raccontare alcune cose su questo quartiere, che ci possono così aiutare a conoscerlo meglio al di là delle recenti cronache nazionali.

Strano ma vero: Torre Maura non è a Torre Maura!

Può sembrare strano ma è così: il quartiere che oggi viene chiamato dalla maggior parte dei romani Torre Maura non si trova a Torre Maura. Nel 1961, infatti, il comune di Roma definì in maniera pressoché definitiva (le modifiche da quell’anno sono state molto poche) le suddivisioni toponomastiche tra i Rioni, i Quartieri, i Suburbi e le Zone che costituiscono il territorio di Roma.

In tale occasione, vennero istituite, tra le altre, due zone situate subito dentro il Grande Raccordo Anulare: Torre Maura, compresa tra la Via Tuscolana e la Via Casilina, e Torre Spaccata, tra la Casilina e la Prenestina. Questo perché il primo ospitava i ruderi di una chiesa dedicata a Santa Maura che aveva dato il nome anche a un vicino casale con torre e il secondo, invece, perché ricalcava i confini della vecchia tenuta di Torre Spaccata.

Tuttavia, dal 1961 a oggi, qualcosa è cambiato: la lingua dei romani, infatti, è facilmente in grado di sovvertire anche le decisioni ufficiali, e la “Torre Maura” sancita da una delibera comunale è diventata per tutti i romani Torre Spaccata, e Torre Spaccata è diventata Torre Maura. A rendere più complicato il tutto, c’è il fatto che tale delibera fece ricadere Via di Torre Spaccata nella Zona Torre Maura, e non ha contribuito a “riportare l’ordine” il fatto che il Viale di Torre Maura – istituito nel 1977 – si trovi formalmente nella Zona Torre Maura, che per tutti rimane Torre Spaccata. E via dei Codirossoni, protagonista delle cronache di questi giorni, secondo la toponomastica ufficiale del comune di Roma si troverebbe in teoria proprio a Torre Spaccata!

Torre Maura: storia del nome

Lo abbiamo accennato in precedenza, ma vale la pena parlarne anche in un paragrafo a parte, anche perché la storia è un po’ più complessa: chi era la Maura cui è dedicata la torre che da il nome a questo quartiere? Nella zona, ancora oggi, sono presenti i resti di un’antica chiesa dedicata a Santa Maura, che ha poi dato il proprio nome a un vicino casale fortificata la cui torre è diventata “Torre Maura”. Ancora oggi, nella zona, è presente via del Fosso di Santa Maura.

Tuttavia, come spesso succede per i nomi delle strade di Roma, i cui nomi passano di bocca in bocca talvolta da millenni, la situazione è un po’ più complessa. Non è detto, infatti, che tale chiesa fosse dedicata a Santa Maura (la chiesa cattolica celebra in tutto quattro sante, di cui solo due erano già venerate quando la chiesa, di origine paleocristiana, venne edificata.

Sappiamo però che il territorio dove si trova era chiamato “Fundus Mauricius”, dal nome dell’antico proprietario in epoca romana: la chiesa, infatti, prese il nome probabilmente di “San Mauro” perché legato al territorio in cui si trovava. Da lì divenne poi Santa Maura, semplicemente per “corruzione popolare”, ovvero perché passando di bocca in bocca, anno dopo anno, finì per essere modificato. Fu così che dal Fundus Mauricius si passò, dopo diversi secoli, a Torre Maura.

Le strade dedicate ai volatili

La strada dove si sono verificati i fatti che sono protagonisti delle recenti cronache si chiama via dei Codirossoni. Gli amanti di ornitologia sapranno certamente che il codirossone – il cui nome scientifico è Monticola Saxatilis – è un uccello dell’ordine dei passeriformi, e come lui anche tutti coloro cui sono dedicate le strade vicine sono volatili.

Quando nel 1935 vennero istituite le prime strade di questa zona, infatti, il Governatorato di Roma (nome del comune durante il fascismo) decise di dedicarle a diversi uccelli, forse complice il fatto che si trovava praticamente in piena campagna. Vennero così istituite via dei Colombi, via dei Fagiani, via dello Sparviero e diverse altre cui, nel 1979, si aggiunse via dei Codirossoni.

Casa Calda

Sempre a Torre Maura, al fianco dei nomi delle strade dedicate ai volatili, è presente un altro nome molto singolare per una strada: via dei Ruderi di Casa Calda. A Roma sono tanti i nomi singolari di strade, e forse questo quasi stona rispetto ad altri, ma è comunque un toponimo che rimane impresso. Ma cosa era questa “casa calda”? Gli studiosi, a riguardo, non hanno tutti lo stesso parere.

Alcuni hanno parlato di un impianto termale di epoca romana, ma non sembrano esistere testimonianze di una sua esistenza da queste parti. Altri, invece, hanno parlato di un fundus Caldariola, una tenuta altomedievale, ma è stato notato che potrebbe corrispondere alla vicina località di Carcaricola. Un’altra possibilità è invece che fosse un terreno di propietà del console Caio Celio Caldo, che lo avrebbe posseduto nel 94 avanti Cristo.

Da qualsiasi cosa derivi, i “ruderi” che danno il nome alla strada fanno riferimento a un casale medievale costruito nell’area che portava questo nome.

Dal 2014 è anche una stazione della metro C

Molti sono concordi sul fatto che le tre linee della metropolitana di Roma siano insufficienti per un territorio così vasto. Vero o falso, non tutti i quartieri hanno una propria fermata di riferimento, e meno ancora ne hanno una che porta il proprio nome. Torre Maura, però, è tra i quartieri che possono vantare questo privilegio: quando nel 2014 è stata inaugurata la linea C della metropolitana di Roma, una fermata è stata chiamata “Torre Maura”. Per evitare la classica confusione con la vicina Torre Spaccata, la stazione si trova lungo la Casilina al confine tra le due zone.

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