“Torino ama e accoglie tutte le famiglie”. Questo lo striscione apparso sulla facciata del comune piemontese in risposta al Congresso sulle famiglie in scena a Verona.
“Da tempo il Comune ha deciso di mutare la visione di un unico modello di famiglia pensando a quella pluralista – ha spiegato, come riporta La Repubblica, la sindaca Chiara Appendino -. Qui tutte le famiglie sono benvenute. Nessuna esclusa”.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore alle Politiche per le famiglie del comune di Torino, Marco Giusta: “Famiglie sono persone sole, anziani, zii e nipoti, figli e figlie, nonne e cugine, mariti e mogli, compagni e compagne, famiglie di nuova costituzione, ricomposte, allargate, le coppie omogenitoriali, i loro figli che la nostra amministrazione ha deciso di riconoscere, prima in Italia”,
“Ogni persona porta con sé la propria idea di famiglia – ha proseguito – e compito di una istituzione non potrà mai essere quello di escluderne alcuni, peggio ancora ritenerne uno superiore moralmente”.
Infine, il Movimento 5 Stelle Torino: “Torino rivendica con orgoglio il ruolo di città accogliente, in grado di abbracciare e sostenere le diversità”
Prese di posizione che gli alleati di governo leghisti non hanno gradito: “Torino è a rischio incidenti, domani, per il corteo degli anarchici e i 5 Stelle pensano al Congresso Famiglia di Verona”, le parole del capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Fabrizio Ricca. “Tutte le famiglie sono le benvenute a Torino? Certo, a patto che abbiano abbastanza soldi da farsi strangolare dalle tasse della giunta che aumentano di anno in anno. Appendino svia le tante storture dovute alle sue politiche buttandola sul demagogico e politicamente corretto”.