“Non abbiamo fatto in tempo a conoscerci. Ma ero con te e tu adesso sarai con me, per sempre. Buon viaggio Martina”. Con queste parole Tiziano Ferro ha voluto ricordare sul suo profilo Instagram Martina Natale, la 19enne di Latina morta di tumore lo scorso 12 giugno.
La ragazza frequentava il liceo linguistico Manzoni di Latina e avrebbe dovuto sostenere l’esame di maturità quest’anno. Le compagne di classe, venerdì scorso, hanno voluto discutere al posto suo la tesina che lei aveva già preparato sul teatro e la notizia ha fatto il giro dei social network ed è finita sui giornali.
Tiziano Ferro, anche lui nato a Latina, ha postato oggi, 9 luglio, una storia dedicata a Martina, che era una sua grande fan ed era stata anche a uno dei suoi concerti.
“Era il suo cantante preferito”, hanno detto i genitori di Martina al Corriere della Sera. “Per questo siamo contenti del post che le ha dedicato oggi. Con le canzoni di Tiziano accanto al letto, Marty si è addormentata per sempre all’alba del 12 giugno in ospedale. L’abbiamo tenuta per mano fino all’ultimo, per farle sentire che comunque noi c’eravamo e non doveva avere paura”.
Martina lottava con il tumore da oltre due anni. Aveva avuto i primi sintomi a maggio 2016, poi era arrivata la diagnosi: tumore cerebrale. Il 6 giugno 2016 era stata operata, poi ci sono stati due anni di chemio e radioterapia.
A meno di un mese dalla morte della figlia, i suoi genitori, Tino e Edy, dicono di essere sereni. “Le abbiamo dato tutti i baci che voleva”, hanno detto al Corriere della Sera.
“Vi racconto un piccolo miracolo”, scrive la mamma. “Il 18 febbraio è stato il compleanno di Marty, per i suoi 19 anni volevamo andare tutti a Dublino e avevamo già comprato i biglietti, ma poi lei era stata di nuovo male e avevamo annullato tutto. Invece, all’inizio di maggio, ecco che si riprende e allora via, siamo partiti. Dal 5 all’8 siamo stati a Dublino è abbiamo trovato tre giorni di sole, 22 gradi, un tempo bellissimo, giravamo in maniche corte da mattina a sera e siamo andati a bere anche la birra nei pub, lei felice sulla sedia a rotelle. È stato un regalo della Provvidenza, secondo me. L’ultimo. Il giorno dopo siamo tornati a Latina e il suo cervello si è spento”.
“Le ho comprato il motorino e la bici elettrica pure se lei non poteva più stare in piedi”, racconta il papà di Martina. “L’avrei voluta mettere sotto una campana di vetro per proteggerla dal suo male. Quando le compagne di classe l’hanno invitata a festeggiare i cento giorni che mancavano alla fine della scuola, io all’inizio non ce la volevo mandare. Temevo che potesse star male a causa della chemio. Ma lei insisteva e io alla fine mi sono arreso e sono contento adesso al pensiero che sia andata con le sue amiche a mangiare il pesce a Terracina e che si sia goduta almeno quella giornata”.