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Il vademecum per le casalinghe trasandate di Tgcom24: benvenuti nel 1950

Un servizio del sito Tgcom24 riporta una serie di consigli per il look casalingo, in modo da non sembrare sciatte agli occhi degli uomini

Di Laura Melissari
Pubblicato il 26 Set. 2017 alle 14:48 Aggiornato il 26 Set. 2017 alle 15:08

Pochi mesi dopo la polemica che investì la Rai, quando a Parliamone sabato, condotto da Paola Perego, venne presentato un servizio dal titolo: “La minaccia arriva dall’est. Gli uomini preferiscono le straniere”, ecco una nuova pagina di sessismo 3.0 in pieno 2017.

In perfetto stile narrazione anni Cinquanta, quella in cui la donna deve essere sempre perfetta agli occhi del marito, per farsi trovare in ordine, dopo una giornata tra i fornelli e le pulizie domestiche, quando lui torna dal lavoro (e si aspetta che la cena sia già in caldo), il sito di TgCom24 pubblica l’articolo: Look casalingo: come evitare di sembrare super trasandate.

“Mentre altre, mollettone in testa, sembrano uscite dal peggiore degli incubi maschili. Senza dover necessariamente indossare un abito da sera e il relativo tacco 12, possiamo essere comunque carine e a posto anche fra le mura domestiche: i mariti ringraziano!”, si legge sul brillante vademecum.

Analizzando ogni frase dell’articolo si ha come l’impressione di cadere nel baratro del maschilismo, dell’arretratezza, del sessismo più becero.

“Dalle stelle alle… ciabatte: è la prima cosa che tutte facciamo appena entrate in casa, un po’ per non sporcare il pavimento che abbiamo pulito così faticosamente”. Anni e anni di lotte per l’emancipazione femminile demolite così. La massima aspirazione per le donne? Pulire pavimenti.

“Un po’ perché le scarpe, oggetto del desiderio femminile per eccellenza, sono bellissime e fashionissime, ma non vediamo l’ora di togliercele dai piedi” Eh già, alle donne piacciono solo trucchi, tacchi e bei vestiti. Cosa desiderare di più se non una cabina armadio piena zeppa di scarpe, magari regalo del marito ricco e di successo. Narrazione scadente e ridicola.

“Per una notte ad alto tasso erotico, le pantofoline in seta con le piume di struzzo vanno tenute in serissima considerazione… ricordiamocelo!”. C’è davvero bisogno di commentarla questa frase?

Qual era l’intento di questo articolo? Far ridere o sorridere? Ahimé, fa piangere piuttosto. Voleva essere provocatorio? Dal tono non si direbbe. Voleva essere un articolo leggero per non prendersi troppo sul serio? Di argomenti per farlo ce ne sarebbero stati moltissimi altri, senza scadere nella retorica anni cinquanta. Far indignare gli utenti e guadagnare click? E dai, basta.

Ed ecco che uno dei siti più frequentati d’Italia non trova un consiglio migliore per le donne che questi: Abbasso il pigiamone, occhio ai capelli, sexy in cucina, acqua e sapone con brio.
“Preparare la cena è un lavoro e come tale va affrontato: la tenuta ideale prevede il grembiule, comodo e facile da indossare, ma anche in questo caso attenzione al look”, suggerisce con magnanimità l’autore o l’autrice del pezzo.

“Ricordiamoci poi che nell’immaginario maschile tornare a casa e trovarci nude vicino ai fornelli con indosso solo un grembiulino è una fantasia ricorrente. Niente di meglio quindi che prepararci a una serata bollente col giusto mix tra informalità e malizia”, prosegue, relegando le donne a casalinghe, che hanno il dovere di preparare la cena ai propri maritini, e a fantasie erotiche del maschio latino. Un quadretto desolante, triste e svilente.

E non serve essere femministe per pensare che queste poche righe intrise di retorica sessista, siano offensive. Vi sveliamo un segreto: alle donne piacciono le scarpe e i diplomi ad Harvard, piace preparare la cena al proprio partner o alla propria partner, così come piace che sia l’altro a farlo.

Alle donne piace tornare a casa la sera, togliersi il tailleur che hanno tenuto tutto il giorno, così come piace stare loro su un tacco dodici e ballare fino all’alba, con una gonna cortissima senza pensare di essere l’oggetto del desiderio (o del crimine) di qualcun altro. Alle donne piacciono tante cose, piace loro prendersi sul serio e prendersi in giro, piacciono le acconciature e i capelli in disordine.

Alle donne piace essere maestre, milionarie, casalinghe, manager o astronaute, nullafacenti, ballerine o sindache. Ma c’è una cosa che non piace alle donne, ed è il sessismo, l’essere presa in considerazione solo in funzione degli uomini. L’essere dipinte come le brave mogliettine che se tengono i capelli in ordine o comprano una gonna nuova lo fanno solo per compiacere il maritino a cui preparano sempre una perfetta torta di mele, soffice e profumata.

È così difficile capire che gli stereotipi ci stanno stretti? È così difficile pensare che associare una donna a una narrazione medievale non fa né ridere, né sorridere e non ha niente a che fare con l’ironia e la leggerezza?

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