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Il test che aiuta le donne a capire qual è il rischio violenza da parte del compagno

Un questionario online del Cesvis permette di riconoscere i segnali di violenza all'interno di una coppia e di calcolare l'eventuale profilo di rischio e recidiva

Di Anna Ditta
Pubblicato il 18 Apr. 2017 alle 14:01

Nell’ultimo anno il mio partner (o il mio ex) non mi ha insultata, non mi ha mai urlato contro. Non mi ha spinta, strattonata, schiaffeggiata. Non mi ha picchiata né presa a calci o a pugni. Non ha distrutto le mie cose, né ha minacciato di distruggerle o di farmi del male. O forse sì, lo ha fatto, ma io devo ancora capire cosa sta succedendo, se sono in pericolo e cosa devo fare.

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Sul sito del Centro studi vittime SARA (Cesvis) esiste un questionario, anonimo e compilabile online in circa 20 minuti, al quale tutte le donne dovrebbero rispondere. Anche quelle che non hanno una relazione problematica. 

Il Cesvis si occupa di ricerca in tema di violenza e sostiene politiche in favore delle vittime. A dirigerlo è Anna Costanza Baldry, psicologa e criminologa, che insegna all’università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. In passato ha fatto parte dell’Associazione Differenza Donna che tutela le donne vittime di violenza e della Rete nazionale DiRe (donne in rete). 

“Il questionario ISA consente l’autovalutazione del rischio per le donne che desiderano sapere il se nella relazione con il partner o con un ex partner ci sono segnali di rischio di violenza o se si tratta di semplici litigi”, spiega la professoressa Baldry a TPISulla base delle risposte alla relazione viene attribuito un profilo di rischio di violenza che può essere verde, giallo, arancione o rosso e, se necessario, sono date indicazioni su cosa è opportuno fare.

Inoltre, per le donne che subiscono violenza, il test stima il pericolo che possano subire ulteriori vessazioni e se è opportuno che si rivolgano a qualcuno per chiedere aiuto. 

“La valutazione del rischio in generale e del rischio di recidiva in particolare consentono di lavorare al fianco delle donne”, spiega la professoressa. “È questo l’approccio che deve essere adottato nella lotta al fenomeno della violenza sulle donne da parte del partner. Bisogna escludere una forma di tutela assistenziale e accompagnare le singole donne nel loro percorso individuale, altrimenti il rischio è che tornino con il marito o compagno violento”.

Qui il link al questionario Cesvis compilabile online.

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