TERREMOTO OGGI EMILIA ROMAGNA 15 GENNAIO – Un terremoto di magnitudo 4.6 è stato avvertito intorno alla mezzanotte del 15 gennaio 2019 in Emilia Romagna, in zona di Cesena e Forlì: l’ epicentro è stato registrato a 11 chilometri a est di Ravenna, a una profondità di 25 chilometri e la scossa è stata avvertita anche in Veneto.
“È presumibilmente l’evento sismico più importante degli ultimi 30 anni per il nostro territorio”, ha detto il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.
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Alla prima scossa ha fatto seguito uno sciame sismico proseguito per più di un’ora. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha infatti rilevato altre cinque scosse nel corso della notte: la prima di magnitudo 2.1 alle 00:17, la seconda di magnitudo 3.0 a 00:29, mentre la scossa più forte si è registrata all’1.45 con magnitudo 2.2, seguita alle 4:44 da una di magnitudo 2.0 e alle 4:57 da un’ultima sempre di magnitudo 2.0.
A seguito delle scosse, il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale ha convocato il centro operativo comunale: il comune ha fatto sapere che sono stati segnalati danni di lieve entità e ha disposto la chiusura delle scuole in via precauzionale. Il Comune di Cervia ha avviato, sempre in via cautelativa, sopralluoghi in tutte le scuole comunali.
Il sindaco di Ravenna – “Abbiamo ponderato, ma abbiamo preso la decisione di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado, dagli asili nidi all’università. Questo perché l’evento sismico è stato di una gravità importante”, ha detto in un videomessaggio il sindaco di Ravenna. “E perché prima di far entrare i nostri bambini e i nostri ragazzi all’interno delle nostre scuole vogliamo avere la certezza che vengano fatti tutti i controlli necessari a far sì che siano in totale e assoluta sicurezza”.
“Sappiamo che questa decisione può creare qualche disagio nelle famiglie, qualche difficoltà a conciliare il lavoro e il fatto di avere i figli a casa, però la loro sicurezza e incolumità vengono prima di qualsiasi disagio. Vi chiediamo comprensione, queste sono le ragioni che ci hanno portato a operare questa scelta. Eseguiti tutti i controlli daremo puntuali informazioni sull’esito e sullo stato di tutti i principali edifici del nostro territorio”.
La prima scossa – Un terremoto magnitudo 4,6 ha colpito la zona tra Cesena e Forlì a una profondità di 25 chilometri. La scossa è stata avvertita anche in Veneto 3 minuti e 57 dopo la mezzanotte.
Dal vademecum della Protezione Civile circa la gestione di un terremoto, prima durante e dopo la scossa avvertita.
Terremoto – Cosa fare prima Con il consiglio di un tecnico
A volte basta rinforzare i muri portanti o migliorare i collegamenti fra pareti e solai: per fare la scelta giusta, fatti consigliare da un tecnico di fiducia.
Da solo, fin da subito
- Allontana mobili pesanti da letti o divani.
- Fissa alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti; appendi quadri e specchi con ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete.
- Metti gli oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature; su quelli alti, puoi fissare gli oggetti con del nastro biadesivo.
- In cucina, utilizza un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa.
- Impara dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce.
- Individua i punti sicuri dell’abitazione, dove ripararti in caso di terremoto: i vani delle porte, gli angoli delle pareti, sotto il tavolo o il letto.
- Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, e assicurati che ognuno sappia dove sono.
- Informati se esiste e cosa prevede il Piano di protezione civile del tuo Comune: se non c’è, pretendi che sia predisposto, così da sapere come comportarti in caso di emergenza.
- Elimina tutte le situazioni che, in caso di terremoto, possono rappresentare un pericolo per te o i tuoi familiari.
- Se sei in un luogo chiuso, mettiti sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante.
- Stai attento alle cose che cadendo potrebbero colpirti (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.).
- Fai attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi.
- Meglio evitare l’ascensore: si può bloccare.
- Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
- Se sei all’aperto, allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono.
- Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
- Esci con prudenza, indossando le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti.
- Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
- Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile del tuo Comune.
- Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
- Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.