Il tè ha il privilegio di essere una delle bevande più antiche e consumate sulla terra, seconda solo all’acqua e vanta una storia che si fa risalire a 5.000 anni fa anche se le sue origini sono avvolte nel mistero.
Secondo la leggenda cinese, l’imperatore Chen Nung (Shen Nung) era così fiscale per il rispetto dell’igiene che non beveva altro che acqua bollita.
Un giorno, mentre l’imperatore riposava all’ombra di un albero di tè selvatico, alcune foglie di tè caddero all’interno dell’acqua messa a bollire facendole assumere un invitante color oro. L’imperatore, curioso, assaggiò per la prima volta l’infuso. Dopo averlo bevuto si sentì preso da un benessere indicibile e avviò l’uso e la coltivazione dell’albero che aveva prodotto quella foglia meravigliosa e benefica. Ecco nascere l’uso del tè.
Nei secoli, il tè si è difeso con successo dalla concorrenza di centinaia di altre bevande superandole tutte con un clamoroso stacco: la FAO stima che in tutto il mondo che nel il 2016 il consumo totale ha raggiunto quasi 6 milioni di tonnellate.
In Italia i consumi della bevanda crescono, i giovanissimi condividono sempre più sui social le foto delle loro tazze e delle loro bevande al tè e gli chef si cimentano in ricette uniche. Solo una cosa mancava in questo panorama in fermento: un festival dedicato.
Ecco che allora arriva In•Tè Bologna Festival, il primo festival italiano interamente dedicato al tè e al suo mondo, dal 7 al 9 aprile 2017 a Palazzo De’ Toschi, nel cuore di Bologna. L’obiettivo è quello di far conoscere le mille sfaccettature di questa bevanda
Il programma prevede 3 giorni di eventi che vedranno la partecipazione di giovani professionisti italiani che parleranno delle loro esperienze legate al tè in giro per il mondo.
Bevanda eclettica e misteriosa, internazionale e poliedrica, il tè verrà celebrato in tutte le sue sfumature. Durante le giornate, si insegneranno i trucchi per organizzare un Tea Party perfetto in base alla stagione, all’occasione, ai tè e alle tazze preferite. Ci sarà la possibilità di assaggiare ricercati finger food con il tè come ingrediente o come abbinamento.
Paese ospite d’onore dell’edizione 2017 di In•Tè Bologna Festival è lo Sri Lanka, quarto produttore mondiale della bevanda che proprio quest’anno festeggia i 150 anni dalla nascita della prima piantagione di tè. E poi, racconti dalla Cina, da Taiwan, dal Giappone e chi più ne ha più ne metta.
Il Festival del Tè sarà però anche un’occasione importante per celebrare le nuove tendenze e le innovazioni che accompagnano il consumo di questa millenaria bevanda:
Narratè start up pioniera della degustalettura presenterà, infatti, il nuovo Narraplanet dedicato alla città di Bologna, a base di tè rosso (rooibos) e con le parole di un giovane scrittore emergente: Leonardo Malaguti, bolognese, classe ’93.
Il formato è quello oramai noto di Narratè: un libricino che contiene il racconto della città collegato a una teabag, la cui lettura dura esattamente il tempo necessario all’infusione. Cinque minuti in cui si potrà gustare, prima con la lettura e poi con il palato, l’essenza, il mood, la personalità della meravigliosa città.
La città di Bologna viene celebrata da Narratè a seguito del lancio dei primi quattro Narraplanet: Milano, Venezia, Firenze e Roma.
Per l’occasione saranno lanciate due nuove linee editoriali: la Narrapeople il cui primo titolo non poteva che essere dedicato al narratore italiano per eccellenza: Un tè con Dante Alighieri. Scritto dall’istrionico prof. Angelo Chiaretti, presidente del Centro Studi Danteschi S. Gregorio in Conca.
E la Narralife, inaugurata da L’essenza del buddismo in un tè, redatto da Adriano Giannini buddista da oltre trent’anni, esperto di creatività e comunicazione non convenzionale.
Ma come definire racchiudere l’anima di una città in un infuso?
Risponde Adriano Giannini, CEO di Narrafood “Per raccontare Bologna si è scelto di usare il tè rosso, il rooibos (privo di teina e caffeina). Abbiamo poi aggiunto i pistacchi (ispirati dalla mortadella), la noce moscata (dai tortellini), la pera (ne esite una varietà emiliana che è IGP), le amarene (Vignola docet), con un pizzico di pepe nero. Una miscela sorprendentemente ghiotta che siamo certi stupirà il palato dei degustatori sprigionando l’essenza della città.”
Accanto al tè, protagonisti sono anche i visitatori: sarà possibile incontrare alcuni degli autori durante il Festival, fare un selfie con la tazzalibro e finire sulle pagine social nella Narratèlovers Gallery. Per chi lo farà, saranno disponibili sconti e la possibilità di diventare social Tèstimonial di Narratè.