Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato il decreto autorizzativo che sancisce l’avvio della sperimentazione in Italia della pistola elettrica.
I taser saranno dati in dotazione alla polizia, all’Arma dei carabinieri e alla Guardia di finanza nelle città di Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.
Martedì 12 giugno il capo della polizia Franco Gabrielli aveva annunciato che presto i poliziotti avrebbero avuto a disposizione le pistole elettriche (i taser): “In questo modo potranno agire in ulteriori condizioni di sicurezza e potranno non arrecare danno eccessivo alle persone in certi interventi”, ha detto Gabrielli.
Prima che il taser venga diffuso su tutto il territorio nazionale, le forze dell’ordine dovranno essere sottoposte a una specifica formazione. Attualmente il modello in uso è un X2 che rilascia una scarica elettrica di intensità regolare per una durata di cinque secondi.
L’ipotesi di utilizzare il taser al posto del manganello si discute dal 2014, ma solo adesso si sta procedendo alla sperimentazione.
Come funziona il taser
Il nome taser è un acronimo e sta per “Thomas A. Swift’s Electronic Rifle”. Funziona attraverso una scarica elettrica in grado di immobilizzare i muscoli del corpo. Viene definita anche pistola elettrica, storditore elettrico o dissuasore elettrico.
Quando il bersaglio viene colpito, si crea un circuito elettrico e la scarica inizia a fluire dalle batterie del Taser verso l’obiettivo.
Le Nazioni Unite la inseriscono tra gli strumenti di tortura. Secondo Amnesty International l’uso di queste armi ha provocato la morte di centinaia di persone degli Stati Uniti (500 morti tra il 2001 e il 2012) e ne ha chiesto il ritiro. Secondo altri studi le morti dipenderebbero dai problemi cardiaci delle persone colpite.
Le prime armi del genere sono state progettate a partire dal 1998. Per la legge italiana il taser è considerato arma propria ma non arma da fuoco, per importarla serve un’apposita licenza e per possederla serve il porto d’armi.
Nel mondo sono 107 i paesi che utilizzano l’uso di questa arma, e tra questi vi sono Germania, Regno Unito, Finlandia, Brasile e Canada.
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