Passeggiava insieme al suo cane in un parco di Arconate, nell’hinterland milanese, quando si è accorto dell’animale. Subito sono stati allertati i carabinieri che hanno individuato la tartaruga di 40 centimetri e l’hanno catturata.
Si tratta di un esemplare di tartaruga azzannatrice, specie pericolosa perché in grado di scattare e attaccare, provocando anche ferite serie. Prima trasportato alla caserma di Legnano, l’animale è stato poi preso in custodia dal Nucleo recupero animali selvatici della Forestale.
Sono state avviate delle indagini per scoprire il proprietario della tartaruga. La legge speciale 150 del 1993 regola, infatti, la “commercializzazione e la detenzione di esemplari vivi di mammiferi e rettili che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica”.
Inoltre, il proprietario dell’animale è punibile per abbandono di animale.
È stato un cane a rendersi conto della presenza della testuggine. Il padrone ha avuto la prontezza di trattenerlo, facendo in modo che il cane non si avvicinasse troppo alla tartaruga.
“Ci ha inviato delle foto, che noi abbiamo girato ai colleghi della Forestale – hanno riferito i carabinieri – Una volta appurato che si trattava di un esemplare pericoloso, siamo andati a recuperarlo, l’abbiamo tenuto in una cella per la notte, in modo da essere sicuri che nessuno l’avvicinasse, e oggi sono arrivati a prelevarlo i colleghi del Cites di Garbagnate”.
La tartaruga azzannatrice è una delle tartarughe d’acqua dolce più grandi, insieme alla tartaruga alligatore. Il suo carapace, infatti, può arrivare fino a 48 centimetri, anche se generalmente arriva ai 25.
L’episodio di Milano non è stato isolato. Negli ultimi anni sono stati diversi gli esemplari scoperti anche in Italia, anche di dimensioni importanti.
Nel 2009 una tartaruga azzannatrice è stata rinvenuta sulle rive del Po, a Canaro: pesava dieci chili. L’anno successivo, un altro esemplare è stato trovato a Pontinia, in provincia di Latina e pesava ben venti chili.
Una decina fino a oggi gli avvistamenti. Tutti animali di grosse dimensioni, probabilmente cresciuti in cattività, abbandonati o scappati dai proprietari.
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