Martedì 24 luglio il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha dato la notizia, pubblicandola sui suoi canali social, dell’arresto del responsabile dello stupro di una ragazza di Reggio Emilia. A finire in manette è stato un richiedente asilo ucraino 26enne, fermato dalla polizia di stato.
Il ministro si è complimentato con le forze dell’ordine, annunciando un inasprimento delle leggi.
“Ragazza violentata domenica a Reggio Emilia, arrestato un richiedente asilo ucraino di 26 anni. Inaspriremo leggi troppo deboli: Via dall’Italia i clandestini delinquenti, via ogni forma di protezione a chi si macchia di questi reati schifosi”, ha scritto su Twitter.
Ragazza violentata domenica a Reggio Emilia, arrestato un RICHIEDENTE ASILO ucraino di 26 anni.
Inaspriremo leggi troppo deboli: VIA dall’Italia i clandestini delinquenti, VIA ogni forma di protezione a chi si macchia di questi reati schifosi!https://t.co/HCfRGqdiwQ— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 24 luglio 2018
Lo stupro cui si riferisce Salvini si è verificato nella serata di domenica 22 luglio. La vittima è una ragazza di 20 anni.
La giovane ha raccontato di essere stata aggredita mentre era uscita da sola per fare una passeggiata, intorno alle 21 in via Petit Bon, nella prima periferia di Reggio Emilia. Un uomo l’ha sorpresa alle spalle e spinta in un cespuglio per poi dileguarsi facendo perdere le proprie tracce.
La ragazza aveva riferito che l’autore dell’aggressione poteva essere uno straniero.
Ferita e sotto choc, la vittima è stata poi soccorsa dal 118 e trasportata all’ospedale.
Nelle ore successive è scattata la caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine, culminata con l’arresto del 26enne ucraino.