Una vicenda orribile e ancora piena di lati oscuri. Nella notte fra sabato 6 e domenica 7 ottobre 2018 nella stazione dei treni di Arezzo, una coppia di nigeriani ha perso il treno e ha chiesto aiuto a un gruppo di connazionali. Da quel momento è cominciato l’incubo: lei è stata stuprata, e lui preso a bastonate e umiliato.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti la giovane coppia, 23 anni lei e 27 lui, dopo aver perso il treno e non sapendo dove andare, avrebbe chiesto aiuto a un gruppo di otto nigeriani, incontrati nei giardini di Campo Marte.
Qui i due sarebbero stati convinti a farsi ospitare per una notte, per essere riaccompagnati il mattino seguente. E la serata sembrava scorrere tranquillamente: tutti e dieci hanno cenato senza problemi insieme, ma a un tratto qualcosa è cambiato.
Senza alcun motivo, come ha raccontato la coppia, il ragazzo è stato preso a botte con un bastone, mentre la ragazza è stata trascinata nella stanza da letto da uno del gruppo e violentata sotto la minaccia di un coltello.
Dopo lo stupro, durato una decina di minuti, la coppia è stata sequestrata in casa, senza telefono e chiusi a chiave nell’abitazione.
Ma non sarebbe finita qui, perché durante la notte il gruppo ha continuato a provocare il ragazzo, colpendolo e rasandogli i capelli per umiliarlo.
Il giorno dopo i due sono riusciti a liberarsi e prendere un autobus per tornare a casa, ma ancora non è chiaro come abbiano fatto a fuggire.
Arrivati ad Arezzo sono andati in questura, dove hanno sporto denuncia e poche ore dopo le forze dell’ordine hanno fermato quattro degli otto responsabili: tre sono stati denunciati per lesioni e sequestro di persona, uno per violenza sessuale. Gli altri quattro sono ancora a piede libero.
Il pm della procura di Arezzo Chiara Pistolesi ha aperto un fascicolo, mentre le indagini sono affidate alla squadra mobile aretina, guidata da Francesco Morselli.
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