Qui di seguito abbiamo raccolto i reportage sul campo, le inchieste, i commenti e le analisi dei giornalisti di TPI nel 2015. Nel corso dell’anno abbiamo pubblicato molte altre storie, racconti e pezzi d’opinione appartenenti a giornalisti che collaborano saltuariamente. In questa lista che segue ci siamo limitati a segnalare quelle realizzate da noi della redazione.
REPORTAGE SUL CAMPO
— UN MESE IN MARE CON GLI ITALIANI CHE SALVANO I MIGRANTI Giulio Gambino di TPI ha passato un mese a bordo di una nave della Marina militare italiana al largo della Libia per documentare il soccorso dei migranti
— BELGISTAN Davide Lerner di TPI vi porta nel comune vicino a Bruxelles dove la polizia ha arrestato sette presunti attentatori per gli attacchi di Parigi
— IL GENOCIDIO DI SREBRENICA L’11 luglio si ricordano le oltre 8mila vittime del genocidio di Srebrenica, ferita ancora aperta nel cuore della Bosnia
— HA RIAPERTO L’AMBASCIATA AMERICANA A CUBA DOPO 54 ANNI Sono stati ripristinati i rapporti diplomatici con gli Stati Uniti e si apre al mercato privato. Ma Cuba vuole rimanere se stessa
— QUEL CHE RIMANE DELL’AEROPORTO DI DONETSK Il reportage del giornalista italiano Pietro Guastamacchia da Donetsk, in Ucraina
— IL BOOM DELLE BARCHE A LONDRA In 10mila vivono sulle barche per sfuggire alla bolla immobiliare. Ma ora anche la “boat bubble” è sul punto di scoppiare
— UNA GIORNATA A DEBALTSEVE Nell’est dell’Ucraina proseguono i combattimenti: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 130 colpi di artiglieria pesante. Reportage di Pietro Guastamacchia da Debaltseve, Ucraina
— COSA VUOLE DIRE VIVERE DA RICHIEDENTE ASILO IN ISRAELE Nel 2012 il governo Netanyahu ha approvato la legge anti-infiltrazione, che prevede che i richiedenti asilo arrivati illegalmente in Israele vengano imprigionati
— LO SCAMBIO DI PRIGIONIERI DI GUERRA TRA L’UCRAINA E I RIBELLI SEPARATISTI Nel 1943 in questa terra furono decimati gli alpini italiani. A 72 anni di distanza, la stessa terra è teatro degli scontri tra ucraini e separatisti filorussi. Reportage di Pietro Guastamacchia e foto di Gabriele Micalizzi
— LA GRANDE FUGA DEGLI EBREI FRANCESI Nell’ultimo decennio sono più che raddoppiati gli ebrei che hanno lasciato la Francia per trasferirsi in Israele
— CHE FINE FA IL CIBO CHE NON MANGIAMO Secondo i dati della Fao, ogni anno un terzo del cibo mondiale prodotto e messo in commercio viene sprecato, e inquina l’ambiente
— ESSERE DONNA E IMMIGRATA A ROMA La storia di tre donne, molto diverse tra loro, unite dall’occupazione multiculturale di un ex albergo alla periferia di Roma
— CHI CUCE LA TUA MAGLIETTA? Nita è una ragazza cambogiana di 22 anni. Cuce le magliette per H&M, Nike e Levi’s, guadagna 75 euro al mese e mangia con 70 centesimi al giorno. L’industria tessile rappresenta il 90 per cento delle esportazioni della Cambogia e conta un totale di circa 500mila operai. Monica Pelliccia e Carla Fajardo sono andate in Cambogia per raccontare la sua storia su TPI
— ESSERE UN RIFUGIATO IN ISRAELE Siamo andati a visitare il centro di detenzione israeliano di Holot per conoscere i richiedenti asilo che da Israele rischiano di essere rimandati in Africa
ANALISI
— È ARRIVATA L’ORA DI LEGALIZZARE LA PROSTITUZIONE? I pro e i contro a confronto, punto per punto, senza giri di parole
— COS’È L’ITALICUM, SPIEGATO SENZA GIRI DI PAROLE Come funziona, quando entra in vigore, i capilista bloccati, la novità del ballottaggio, il voto degli studenti Erasmus. Cose utili da sapere sulla nuova legge elettorale
— L’ISIS SPIEGATO Che cos’è l’Isis e che cosa vuole Abu Bakr al-Baghdadi, la guida di questo gruppo armato che terrorizza il mondo. E cosa è diventato un anno dopo
— COS’È SYRIZA Cos’è, cosa vuole e chi c’è dietro Syriza, il partito greco di sinistra radicale che ha messo sotto sopra il sistema politico in Grecia
— CHI È ERDOĞAN, SENZA GIRI DI PAROLE Da piccolo vendeva limonata per le strade, adesso guida 81 milioni di turchi. Ma il suo potere vacilla, almeno per due motivi
— COSA SONO LE MARAS Hanno decine di migliaia di membri tra Stati Uniti e America centrale e sono tra le gang più pericolose al mondo
— CHI SONO SUNNITI E SCIITI Da dove vengono, chi sono, in quali Paesi vivono e perché combattono, spiegato senza giri di parole
— COS’È IL GIUBILEO DI ROMA, SENZA GIRI DI PAROLE L’8 dicembre si è aperto il Giubileo straordinario della misericordia. Cos’è precisamente e cosa rappresenta per la Chiesa cattolica?
— CHI SONO I CASAMONICA, senza giri di parole
— PERCHÉ LE BORSE IN CINA SONO CROLLATE Nel mese di agosto i mercati cinesi sono scesi a picco, scatenando reazioni a catena nelle borse di tutto il mondo. Ma perché sono crollati? E la Cina è davvero in crisi?
— IL BOOM DELL’INDUSTRIA MUSICALE DELL’ISIS L’Isis vede nella musica un mezzo potente per la propaganda, a tal punto da aver creato una vera e propria industria del settore, tra case di produzione e una radio
— A CHE GIOCO GIOCA LA RUSSIA IN SIRIA Perché il governo russo ha deciso di intervenire in Siria. L’analisi di Davide Tramballi
— LA LIBIA 4 ANNI DOPO GHEDDAFI La Libia, quattro anni dopo la caduta del dittatore Gheddafi, si trova oggi allo stato di natura, scrive Carlo Brenner
COMMENTI
— SETTE GENNAIO 2015, scolpitevi nella mente questa data. L’attentato a Charlie Hebdo ha tutti i requisiti per fare la storia, per rivelarsi uno spartiacque epocale nella storia europea e dei suoi rapporti con l’Islam, scrive Davide Lerner
— PARIGI ERA UNA TRAPPOLA: NON CI CASCATE L’opinione della giornalista italiana e musulmana Sabika Shah Povia dopo gli attentati di Parigi
— IL GENOCIDIO ARMENO, CENTO ANNI DOPO Il 24 aprile 2015 ricorre il centesimo anniversario dall’inizio del genocidio degli armeni, che tra il 1915 e il 1923 costò la vita a un milione e mezzo di persone
— COME UN INTELLETTUALE DA SALOTTO HA PORTATO LA LIBIA NEL CAOS. La Libia di Gheddafi, nonostante tutto, era molto meglio di quella di oggi: un Paese nel caos portato alla capitolazione da un filosofo francese alla ricerca di brividi. Il commento di Carlo Brenner
— IL RISTORANTE CHE HA FATTO DIMETTERE UN SINDACO Il giornalista italiano Stefano Mentana è andato a pranzo al ristorante di Roma che è costato la poltrona a Ignazio Marino
— È TROPPO FACILE INCOLPARE I ROM Il dolore per un incidente stradale avvenuto a Roma il 27 maggio è stato trasformato in odio, rivolto indistintamente verso tutti i rom
— 11 BANCHE ITALIANE FINANZIANO I PRODUTTORI DI ARMI ATOMICHE Sono 11 gli istituti bancari italiani che hanno concesso finanziamenti per oltre 4 miliardi di euro a compagnie internazionali coinvolte nella produzione di armi nucleari
— LA PRIMA MODELLA CHE INDOSSA IL VELO IN OCCIDENTE Mariah Idrissi, una ragazza musulmana di 23 anni, è stata scelta per il nuovo spot di H&M. Indossa il tradizionale velo islamico
— COME NUTELLA È DIVENTATA LA NUTELLA La storia di Michele Ferrero e il successo della Nutella devono ricordare l’importanza della passione e delle buone idee
— IL PROBLEMA NON SONO GLI SCAFISTI La lotta agli scafisti non metterà fine alle morti in mare. Bruxelles deve adottare leggi che consentano più facilmente l’ingresso in Europa
— SE MUOIO VA BENE I migranti tentano di attraversare la Manica nascondendosi nei camion lungo il tunnel che separa Francia e Regno Unito. Ma continuano a morire nell’indifferenza generale
— QUANDO ERANO TEDESCHI I RIFUGIATI CHE ATTRAVERSAVANO L’EUROPA L’11 settembre 1989, Austria e Ungheria dovettero aprire i propri confini per far passare migliaia di rifugiati: quei rifugiati erano tedeschi
— I RIFUGIATI SONO I NOSTRI FUTURI SPOSI Un numero sempre più grande di cittadini sta esprimendo il proprio dissenso nei confronti della politica di chiusura delle frontiere applicata da molti governi in Europa
— LA TURCHIA DIVENTERÀ COME LA LIBIA DI GHEDDAFI NEL FERMARE I MIGRANTI In seguito agli accordi tra l’Unione europea e la Turchia, Ankara potrebbe ereditare il ruolo che fu di Tripoli nel fermare i migranti
— L’ACCORDO TRA UE E TURCHIA SULL’IMMIGRAZIONE METTE A RISCHIO I DIRITTI UMANI DEI RIFUGIATI L’Ue ha promesso fondi per tre miliardi di euro ad Ankara per controllare i flussi dei migranti che ora rischiano di venire arrestati e morire nelle delle carceri turche
— DONNE COME BENI DI CONSUMO IN CINA Un economista ha proposto di consentire agli uomini più poveri, che non possono mantenere una famiglia, di condividere un’unica moglie