Si chiama Stefano Colasanti il Vigile del Fuoco morto questo pomeriggio a seguito dell’esplosione di un’autocisterna che trasportava benzina e gpl sulla Salaria, al km 39, nei pressi di Borgo Quinzio, nel comune di Fara Sabina.
Il bilancio complessivo è di due vittime e 17 feriti, alcuni in gravi condizioni.
Ad aver riportato le maggiori conseguenze sono stati proprio i Vigili del Fuoco, presenti sul posto prima della deflagrazione finale.
Sette di loro sono stati travolti da una violentissima esplosione che ha scagliato l’autobotte a decine di metri di distanza, così come l’autocisterna che ha causato la tragedia.
Gli altri sei sono attualmente ricoverati negli ospedali di Roma e Rieti. Per Stefano Colasanti, invece, non c’è stato nulla da fare.
Cinquanta anni, reatino, Colasanti lascia una figlia. Le fiamme lo hanno travolto e per lui, Vigile del Fuoco da 21 anni, non c’è stato nulla da fare.
A quanto si apprende, l’uomo non era in servizio al momento dell’incendio, ma si trovava alla guida di un mezzo dei Vigili del Fuoco da revisionare quando, transitando sulla Salaria, si è messo a disposizione dei colleghi intervenuti da Poggio Mirteto per domare il vasto incendio.
Stefano Colasanti era anche un sindacalista della Uil, sempre disposto a battersi per i diritti dei suoi colleghi.
Tra le sue principali battaglie sindacali, si era speso affinché il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Poggio Mirteto acquisisse sempre maggiore dignità.
L’uomo, oltre al suo lavoro, aveva un’altra grande passione: il calcio.
Stefano Colasanti era infatti l’allenatore del Cittaducale Calcio a 5 Femminile, squadra che milita nel campionato di Serie D femminile e che nell’ultimo weekend aveva battuto il Ladispoli per 2-1.
Una vittoria importante per le sue ragazze, la prima in trasferta, che Colasanti aveva festeggiato con il resto della squadra in una recente ospitata in una tv locale, RietiLife Tv.