Nella notte tra il 6 e il 7 settembre 2018 un temporale si è abbattuto su Roma e un fulmine ha colpito la statua equestre di Giuseppe Garibaldi che si trova al Gianicolo.
Il fulmine ha provocando il crollo di un bassorilievo e ha danneggiato il basamento dove poggia il cavallo.
A seguito della segnalazione, sono state messe delle transenne per evitare che passanti e turisti possano avvicinasi al monumento, ma non ci sono state modifiche alla circolazione nella zona.
I primi a giungere sul posto dopo aver ricevuto la segnalazione dei danni alla statua di Garibaldi sono stati gli agenti del commissariato Monteverde/Cavallotti di Roma.
“Pensavamo fosse uno scherzo e invece era caduto davvero un fulmine sulla statua di Garibaldi”, ha dichiarato uno degli agenti a cui è giunta la segnalazione.
Gli agenti in un secondo momento sono stati raggiunti da vigili del fuoco, polizia municipale e tecnici della Sovrintendenza capitolina.
Come prima cosa si è provveduto alla rimozione dei lastroni di marmo che erano caduti dalla base della statua a seguito dell’impatto con il fulmine.
Il monumento è stato colpito trasversalmente e il fulmine ha causato il distacco di una parte del bassorilievo del monumento, che raffigura un leone.
“A livello di impatto quello di un fulmine è come un’esplosione”, ha riferito al quotidiano Repubblica il funzionario della Sovrintendenza capitolina, Alessandro Cremona.
“Alle ore 5:20 secondo le testimonianze raccolte è caduto un fulmine. Ha colpito il monumento presumibilmente in zona nord, ed è penetrato spaccando il bassorilievo che raffigura un leone, sul versante occidentale”, ha continuato il funzionario.
“Il basamento dove c’è statua equestre è crepato in due punti e si sta valutando la stabilità del cavallo. Non sono stati riportati danni alle parti bronzee”.
A causa del temporale, le telecamere di sorveglianze presenti nei pressi della statua erano fuori uso, per cui non ci sono immagini che possano aiutare a capire quanto avvenuto.
La statua dedicata a Giuseppe Garibaldi si trova nel punto più alto del Gianicolo a Roma: l’opera era stato realizzato da Emilio Gallori nel 1895.
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