L’amministrazione degli Stati Uniti ha acconsentito a pagare un milione di dollari alla famiglia del cooperante italiano Giovanni Lo Porto, ucciso in Pakistan nel gennaio del 2015 da un drone statunitense durante un raid antiterrorismo.
Il presidente Barack Obama si scusò personalmente con la famiglia, assumendosi la responsabilità dell’azione. L’accordo è il primo caso conosciuto in cui il governo degli Stati Uniti rimborsa la famiglia di una vittima innocente dell’attacco di un drone.
A riportare la notizia è stato il quotidiano La Repubblica, che ha potuto visionare il documento, che risale allo scorso 8 luglio. In realtà non si tratta di un risarcimento ma una concessione a titolo “di favore” e perciò non comporta alcuna assunzione di responsabilità giuridica.
Infatti nel documento gli Stati Uniti sottolineano che “la donazione è regolata dalla legge italiana. Ciò non implica il consenso degli Stati Uniti d’America all’esercizio della giurisdizione italiana in eventuali controversie direttamente o indirettamente connesse al presente atto. E in particolare il presente atto non implica una rinuncia all’immunità sovrana o personale”.
Per i familiari di Lo Porto, che vivono a Palermo, adesso si riducono ulteriormente le speranze di sapere esattamente quali furono gli errori che portarono alla tragedia.
Lo Porto fu ucciso insieme al cittadino statunitense Warren Weinstein. I due si trovavano in un rifugio del Pakistan tenuti in ostaggio da al-Qaida, ma le famiglie dei cooperanti continuarono a essere illuse dell’imminente rilascio dei partenti persino un mese dopo la loro morte.
Gli Stati Uniti ammisero l’uccisione di Lo Porto e Weinstein ad aprile, tre mesi dopo l’incidente, e solo dopo una visita ufficiale del presidente del Consiglio Matteo Renzi alla Casa Bianca.
La “Guerra dei droni” è stata uno dei pilastri della lotta al terrorismo dell’amministrazione di Obama. Gli Stati Uniti a luglio hanno diffuso i dati sulle vittime dei civili uccisi, che secondo le stime governative oscillerebbero tra le 64 e le 116 persone.
Tra il 2009 e il 2015 il Pentagono ha effettuato 473 raid antiterroristici, principalmente utilizzando droni, e sono stati uccisi tra i 2.372 e i 2.581 miliziani.
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